Pressione fiscale in Italia: un peso per cittadini e imprese

Non c’è alcun dubbio che l’Italia sia una delle nazioni con maggiore pressione fiscale dell’intero Vecchio Continente. Questa situazione incide, profondamente, sulla vita dei cittadini e delle imprese: il carico fiscale pesa, in accezione negativa, sulla competitività internazionale, nonché sull’occupazione e sviluppo economico. In questo contesto, sempre più contribuenti si chiedono come muoversi nel rispetto della legge per alleggerire il proprio carico fiscale, cercando strategie efficienti, legittime e trasparenti.

Per coloro che non ne fossero a conoscenza, la pressione fiscale è il rapporto tra il totale delle entrate fiscali e il Prodotto Interno Lordo (PIL) di un paese: più è alta, maggiore sarà la quota dei redditi versata da cittadini e imprese nelle casse dell’erario. Attualmente, la pressione fiscale in Italia si attesta attorno al 42-44% del PIL, con picchi più alti in alcune stime che considerano anche il sommerso e l’economia informale. Un dato nettamente superiore rispetto alla media europea, che pongono il nostro paese tra i più onerosi dal punto di vista tributario.

Effetti della pressione fiscale

Un sistema tributario particolarmente gravoso come quello del Belpaese non si limita al semplice esborso monetario, ma ha conseguenze più gravi. Basti pensare allo scoraggiamento delle attività imprenditoriali, che reprime il desiderio di aprire un’attività in proprio a causa dell’elevato carico fiscale e contributivo. Non c’è da stupirsi, quindi, se non si arresta il fenomeno dei “cervelli in fuga”, che scelgono di trasferirsi all’estero in paesi dove il fisco è certamente più “friendly”.

L’elevata pressione porta, inevitabilmente, a un sensibile aumento dell’evasione fiscale, che grave sulle casse dello stato. Uno stato che viene percepito come “ostile” e “oppressivo”, incentiva alcuni soggetti a eludere o evadere il fisco. L’evasione o elusione fiscale, poi, si riflette direttamente sulla riduzione del potere d’acquisto: le famiglie sono costrette a destinare una parte non di poco conto al pagamento delle tasse, riducendo il proprio potere d’acquisto.

Come reagiscono i contribuenti?

Lo scenario fiscale è, quindi, assai complesso. E induce, più di un italiano, a cercare di ottimizzare il carico fiscale rispettando le normative vigenti, ovvero adottando soluzione legali per ridurre l’impatto fiscale attraverso una migliore pianificazione. Basti pensare, ad esempio, all’elevato numero di imprese e liberi professionisti che si affidano a consulenti fiscali specializzati con l’obiettivo di individuare forme giuridiche e fiscali maggiormente vantaggiose, sfruttando le detrazioni e i crediti d’imposta, piuttosto che valutare soluzioni internazionali in linea con le normativa europee.

Un approfondimento utile su come pagare meno tasse legalmente, consente l’accesso a strumenti pratici per affrontare il sistema tributario italiano senza incorrere in errori, oltre a fornire adeguate strategie basate sulla conoscenza della legge e sulle migliori pratiche di pianificazione fiscale.

I principali strumenti di ottimizzazione fiscale

Privati e imprese possono adottare diverse modalità legali per alleggerire il peso delle imposte. Il primo aspetto da considerare riguarda la scelta del regime fiscale più adatto. Per i professionisti, qualora siano rispettati i limiti di fatturato, potrebbe risultare conveniente optare per il regime forfettario, che consente l’accesso ad una tassazione agevolata. Per le imprese, invece, è importante optare per la forma giuridica più idonea, che può fare la differenza in termini di tassazione.

La corretta ottimizzazione fiscale, poi, passa dall’utilizzo di detrazioni e deduzioni, che possono essere applicate a numerose spese (affitti, energia, formazione, spese mediche, etc.). Una leva, quest’ultima, sfruttata da moltissimi cittadini italiani nel momento in cui effettuano la propria dichiarazione dei redditi, ottenendo benefici e ritorni fiscali. Infine, una forte opportunità di ottimizzazione fiscale è rappresentata dall internazionalizzazione: l’apertura di sedi o filiali in paesi a fiscalità più vantaggiosa può rappresentare una soluzione, purché venga effettuata nel rigoroso rispetto delle normative anti elusione.

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