Quando l’immaginazione diventa materia e la memoria si fa forma, nasce Crossover, il viaggio visivo e sensoriale di Francesco D’Angelo. Una mostra che è attraversamento, ibridazione, cortocircuito creativo tra tecniche, emozioni e ricordi, dove ogni opera è un frammento di un mondo interiore complesso e sorprendente.
Poliedrico e sperimentatore, Francesco D’Angelo rifiuta di legarsi a un solo medium espressivo. Scultura, pittura e xilografia convivono nel suo lavoro come strumenti complementari di analisi e racconto. Ogni tecnica non è solo un linguaggio, ma una lente diversa attraverso cui osservare e restituire il reale: la scultura esplora lo spazio abitato, vissuto; la pittura indaga il sé più profondo, tra materia e spiritualità; la xilografia, infine, è il territorio dell’immaginario, la fucina visiva dove si intrecciano memorie personali e archetipi collettivi.
In Crossover questo universo prende forma in una narrazione stratificata e potente, dove nulla è “intoccabile”. D’Angelo attinge liberamente da suggestioni culturali disparate: frammenti urbani, opere d’arte orientale, film cult e animazioni d’infanzia coesistono nello stesso spazio mentale, in una sintesi che è al tempo stesso ironica, graffiante e poetica. Come un regista che cambia inquadratura per rivelare nuove sfumature del soggetto, l’artista decostruisce e ricompone, mescola materiali inconsueti come bitume, carta vetrata o pluriball, trasformandoli in strumenti espressivi inattesi.
Particolare rilievo ha in questa mostra la xilografia, tecnica antica che D’Angelo riporta al centro di una ricerca attuale e vivace. Lungi dall’essere rigida o “minore”, la xilografia si rivela qui come energia organica, pulsante, capace di accogliere nuovi materiali, cromie sorprendenti e visioni fresche. Nelle sue mani, la lastra incisa si fa motto di spirito visivo, impronta viva di un pensiero lucido e leggero, che riecheggia la leggerezza di Calvino e la libertà del bambino che crea giocando.
Crossover non è solo una mostra, ma un laboratorio di pensiero in divenire, un invito a guardare oltre i confini delle tecniche e delle definizioni. A Busto Arsizio, nella cornice della Galleria Boragno, D’Angelo ci guida in un attraversamento estetico ed emotivo, dove ogni opera è un varco aperto sull’immaginario.
Orari di apertura:
Da giovedì a sabato: 15.30 – 19.00
Domenica: 10.00 – 13.00 / 15.30 – 19.00