Cultura | 12 maggio 2025, 19:28

"Uniti nella stessa lotta": memoria viva contro l'oblio del fascismo

Una serata intensa e partecipata ha animato la Sala “Ali della Libertà” di Busto Arsizio, dove è stato presentato il libro “Uniti nella stessa lotta”. Il testo racconta la storia di Giacomo Matteotti e Velia, uniti da ideali e amore nell’opposizione al fascismo. L’incontro ha visto gli interventi degli autori e di storici locali che hanno restituito voce alla memoria antifascista del territorio.

Nella cornice della Sala “Ali della Libertà” — luogo simbolico, un tempo sede della brigata nera e oggi dedicato alla memoria partigiana — l’Università Cittadina per la Cultura Popolare e Auser hanno organizzato la presentazione del libro Uniti nella stessa lotta. Il volume, scritto da Stefano e Tommaso Catone, ripercorre la vicenda umana e politica di Giacomo Matteotti e della moglie Velia, figura discreta ma tenace nella resistenza morale al fascismo. L’evento, moderato da Giuseppe Nigro, presidente del Comitato provinciale per la commemorazione di Matteotti, si è trasformato in un momento di riflessione collettiva sulla democrazia, la memoria e il linguaggio con cui raccontare il passato alle nuove generazioni.
 

L’intervento di Stefano Catone: parole giovani per una memoria viva

Stefano Catone ha sottolineato l’intento del libro: parlare ai giovani con un linguaggio accessibile, attraverso il formato della graphic novel. La scelta di concentrare la narrazione sull’ultimo discorso parlamentare di Matteotti, nel quale denunciava con precisione e coraggio la violenza fascista, è stata dettata dalla forza lucida e chirurgica delle sue parole, prive di retorica ma cariche di verità. «Ci ha colpito anche la sua dimensione privata — ha aggiunto Stefano — le lettere d’amore a Velia sono dolcissime. La consapevolezza democratica si costruisce con la memoria, ma anche con la capacità di attualizzarla per chi verrà».


Tommaso Catone: il potere del fumetto per raccontare la storia

Tommaso Catone ha rafforzato l’idea del fumetto come strumento per immedesimarsi, per umanizzare la figura di Matteotti e restituirgli tridimensionalità. «Vogliamo rompere la narrazione del martire come figura distante, e mostrare l’uomo che lottava, amava, scriveva. Un modo nuovo per raccontare il suo sacrificio». Le immagini del libro — tavole illustrate, fotografie d’epoca, vignette — hanno coinvolto i presenti in un viaggio emotivo e storico, rendendo più tangibile la portata del coraggio di Matteotti e del suo ambiente.
 

Claudio Mezzanzanica: Busto Arsizio, città resistente

Claudio Mezzanzanica ha portato l’attenzione sul territorio bustocco nel periodo 1914-1924. Busto Arsizio, insieme alla Valle Olona, si distinse per la forza del movimento operaio e per la resistenza al fascismo, con risultati elettorali che videro le sinistre prevalere largamente. «La città non si è mai arresa — ha detto — nonostante la repressione e la cancellazione dei verbali elettorali. Anche i contributi economici ai giornali socialisti dimostrano l’impegno diffuso per difendere la libertà». Un intervento denso di dati e aneddoti che ha restituito l’immagine di una comunità consapevole e combattiva.

Andrea Buffoni: la figura di Francesco Buffoni tra coraggio e coerenza

A concludere gli interventi, Andrea Buffoni ha raccontato la vicenda del nonno Francesco, figura centrale del socialismo gallaratese e bustocco. Avvocato, parlamentare, fondatore del “Soccorso Rosso”, Buffoni fu protagonista di numerose battaglie per i diritti dei lavoratori e per il suffragio universale. Celebre il suo discorso in Parlamento contro Mussolini, interrotto 14 volte dallo stesso duce, ma portato avanti con determinazione. La sua casa fu devastata, la famiglia minacciata, ma Buffoni non cedette mai. La sua coerenza gli valse, dopo la guerra, la nomina a senatore a vita. Una storia di coraggio, che si intreccia con le radici più profonde dell’antifascismo lombardo.
L’incontro del 12 maggio ha dimostrato come memoria, cultura e impegno civile possano intrecciarsi per parlare ancora al presente. La collaborazione tra Università Cittadina per la Cultura Popolare e Auser è un segno importante della volontà di costruire spazi di riflessione, dove la storia non è solo ricordo, ma anche lezione viva per il futuro

Laura Vignati

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