Sport | 13 maggio 2025, 18:30

Pallanuoto, tre finali da vincere: «Non possiamo aspettarci niente da nessuno se non da noi stessi»

Il ds della squadra di Busto Rudy Cattino analizza la situazione e sprona i ragazzi: «Solo così possiamo chiudere la stagione in bellezza. Lo meritano tutti a partire dagli sponsor»

Il ds Cattino accanto al coach Crespi

Il ds Cattino accanto al coach Crespi

La splendida sensazione di guidare la classifica in un anno caratterizzato dalla nuova società della Busto Pallanuoto ma soprattutto dalle difficoltà logistiche legate alla mancanza della piscina (LEGGI QUI). Poi le due battute d'arresto contro Marina Militare La Spezia e Sg Andrea Doria, ma in questgo valzer accade anche che la Canottieri Milano, pronta ad agguantare il primo posto dei bustocchi, scivoli indietro strapazzata da Arese.

Che finale per questo campionato di serie C: il direttore sportivo Rudy Cattino legge la situazione con la serenità di chi ha percorso una lunga strada nel mondo della pallanuoto e sa di cosa sono capaci i ragazzi, allenati da Andrea Crespi, che si sono tuffati in quest'impresa nell'appassionante stagione in corso. La prossima sfida sarà proprio contro la Canottieri, sabato 17 maggio alle ore 21. In quella che è la casa attualmente per Busto, ovvero l'impianto milanese gestito da Aquamore, il Bocconi Sport Center.

«Lo sport funziona così»

Con la saggezza dell'esperienza, Cattino commenta: «Lo sport funziona così, un anno di sacrifici, poi tiri la linea e fai la somma e quello che hai raggiunto te lo sei guadagnato, nel bene o nel male. Aspettiamo la fine del campionato e faremo l'analisi del come e del perché».

Le due sconfitte recenti devono essere stimolo per riflettere e reagire: «Non è questione di Liguria - osserva, riferendosi alle avversarie che hanno battuto Busto - siamo in difficoltà a prescindere. Diciamo che la paura non ha fatto bene». Anche perché è venuta meno pure la piscina di Legnano per allenarsi in quel periodo. Non è solo questo, tuttavia: «Nelle ultime due partite, i giovani stanno facendo un po' di fatica e i vecchi sono stanchi. C'è sempre la policausalità nello sport, riguarda tante persone. Ma nello sport l'importante è non deprimersi mai, come non esaltarsi. Non ci siamo esaltati quando andavamo bene, non dobbiamo essere depressi ora che siamo andati male. Solo occorre ritrovare la quadra e l'equilibrio e cercare di stringere i denti nelle ultime partite».

La determinazione mostrata in quasi tutto il campionato è una buona leva. L'obiettivo della società è a lungo termine, all'inizio non si puntava dichiaratamente ai playoff. Ma adesso si è andati così vicino a sognare, che sarebbe un peccato fermarsi.

L'unica certezza

Il risultato che conta, però, prima di tutto è l'atteggiamento? «Conta certo, molto la determinazione, dare di più - risponde il ds, che guarda alla prossima avversaria - La Canottieri ora è un po' in difficoltà, come noi. La Marina Militare si è ripresa». Arese - che i bustocchi incontreranno il sabato successivo - ha battuto Milano e ha agguantato la vetta della classifica (QUI): dunque si trova a 34 punti, seguono i  milanesi con 32, Busto e la Von con 21.

Esiste un'unica certezza: «Non possiamo aspettarci niente da nessuno se non da noi stessi» assicura Cattino. Che prosegue: «Abbiamo davanti tre partite e siamo condannati a vincerle tutte se vogliamo chiudere in bellezza».

Occhio anche a considerare la Canottieri in crisi: «Nelle trasferte lunghe non c'erano i giocatori più forti. Ora con noi giocheranno a Milano...  Ma che ci siano o no, la partita resta difficile. Bisogna non sbagliare e fare in modo che siano loro a sbagliare». L'ultimo match sarà con Buccinasco, altrettanto temibile gara perché non si può correre il rischio di sottovalutare l'avversario.

Cattino, del resto, guarda avanti per il bene di tutti, giocatori, staff, famiglie, sponsor: «Non vedo l'ora di andare in fondo per verificare e certificare... Gli sponsor (Paglini Store e Mc Donald's) si meritano che diamo tutto, perché loro l'hanno fatto. Possiamo solo ringraziare e saremo sempre in debito».

Ma. Lu.

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