Busto Arsizio | 07 maggio 2025, 14:00

La meraviglia dell'arte tessile in dieci mostre: al via M(A)Y FIBER 2025

Dal 10 maggio, a Busto, un mese di esposizioni diffuse tra sedi istituzionali e location private. Museo del Tessile epicentro della manifestazione con tre esposizioni: “L’arte come preghiera”, “Intrecci di nero e di bianco” e “Iconografia di un fazzoletto”. A palazzo Marliani Cicogna “Frontiere immaginarie” di Cristiana De Marchi e Dado Schapira. L’assessore alla Cultura, Manuela Maffioli: «Busto prende coscienza di essere ancora una grande città tessile»

Una delle opere che saranno esposte nelle sale gemelle del Museo del Tessile. Nel riquadro, da sinistra, Erika Montedoro, Manuela Maffioli e Mimmo Totaro

Una delle opere che saranno esposte nelle sale gemelle del Museo del Tessile. Nel riquadro, da sinistra, Erika Montedoro, Manuela Maffioli e Mimmo Totaro

«È l’evento espositivo più importante per Busto, il prosieguo di un percorso iniziato con l’approdo, qui, di una realtà di rilievo internazionale come Miniartextil. Il tessile ha plasmato l’identità economica della città e nel tempo ha influenzato i modi di vivere, il linguaggio, la società. Con M(A)Y FIBER, manifestazione policentrica e politematica, Busto valorizza questa identità e si conferma città di cultura». Manuela Maffioli presenta così il mese di mostre, laboratori ed eventi («complementari più che collaterali» precisa) che sarà inaugurato il 10 maggio e si dipanerà fino all’8 giugno, con dieci mostre in luoghi istituzionali e privati, frutto del lavoro sviluppato con una rete ampia fra partnership e sponsorizzazioni (elenchi dettagliati e foto in fondo all'articolo).

Tre le esposizioni al Museo del Tessile. “L’arte come preghiera”, ha spiegato in conferenza stampa Mimmo Totaro, artista, cofondatore, fra l’altro, di Miniartextil, prende le mosse dalle sollecitazioni al mondo dell’arte di papa Paolo VI e papa Francesco: «La partecipazione è stata ampia, dalle oltre 150 candidature abbiamo selezionato 54 opere provenienti da una quarantina di Paesi. Voglio sottolinearlo, anche da nazioni in guerra come Ucraina e Russia». 

“Intrecci di nero e di bianco” sarà dedicata a due “non colori”, con focus sulle tecniche di tintura e nobilitazione. «Avremo – ha anticipato la curatrice, Erika Montedoro, che ha collaborato con l’Ufficio musei e lo storico Luigi Giavini - campionari storici del Cotonificio bustese, le aziende hanno fornito tessuti, filati, capi. E ci saranno opere in prestito da collezioni private. Nomi importanti, come Gio Ponti e Marcello Morandini». 

Ancora, il Museo ospiterà “Iconografia di un fazzoletto” a cura della Delegazione bustese di punto croce (diversamente dalle prime due, sarà inaugurata il 17 maggio).

A palazzo Marliani Cicogna è prevista la doppia personale, a cura di Martina Buttiglieri, “Frontiere immaginarie” di Cristiana De Marchi e Dado Schapira. «La prima – ha fatto presente la conservatrice Angela Cerutti – reinventa  e riapplica l’arte del ricamo sviluppando un discorso politico e geopolitico sul concetto di frontiere. Il secondo, partendo da etimologie, mappe e simboli, avvalendosi di fili, libri e colori, riflette su spazio, tempo, mondo con istallazioni, quadri o piccole sculture».

Ma M(A)Y FIBER sarà anche molto altro: “Indovina la fibra” con il Centrocot, gioco in bilico tra divertimento e scoperta dell’analisi scientifica sui tessuti portata avanti dall’eccellenza bustocca, l’evento organizzato con Designpuntozero, le esposizioni nello studio legale Albè & associati, al Tower Hotel, al ristorante Tavolo Unico, alla casa circondariale, nel battistero di San Filippo (accanto alla basilica di San Giovanni, in collaborazione con parrocchia e decanato), la sfilata all’università Liuc (con creazioni degli studenti Acof e provenienti dall’Academy – Cittadellarte - Fondazione Pistoletto), la collaborazione con la Biblioteca Capitolare. Seguiranno informazioni dettagliate sul ricco programma di appuntamenti, visite e laboratori.

Partenza il 10 maggio con le inaugurazioni in successione, dalle 16.30, al Museo del Tessile, a Palazzo Marliani Cicogna e al Tower Hotel.

«I bustocchi – la sottolineatura dell’assessore Maffioli - si presentano ancora a chi non li conosce come figli di una città tessile. Una città anche di cultura, sempre di più e senza timore di smentita».

Files:
 MOSTRE - EVENTI - INFO (21 kB)
 ELENCO ATTIVITA (133 kB)

Stefano Tosi

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