Busto Arsizio | 06 maggio 2025, 18:35

Busto, il “Pomeriggio a sei zampe” sostiene la legge contro l’accattonaggio con animali

Durante l’iniziativa in programma domenica, sarà presente con un gazebo per la raccolta firme l’associazione Task Force Animalista, promotrice dell’iniziativa popolare

Busto, il “Pomeriggio a sei zampe” sostiene la legge contro l’accattonaggio con animali

Anche a Busto Arsizio si potrà dare una mano – o forse è il caso di dire “una zampa” – a Task Force Animalista. L’associazione, che vuole portare avanti una proposta di legge regionale in Lombardia per vietare l’accattonaggio con animali, domenica 11 maggio prenderà parte al “Pomeriggio a 6 zampe”, l’ormai tradizionale camminata con gli amici cani promossa dall’assessore Alessandro Albani e Free Runners Team. L’appuntamento è alle 14.30 al parco Cossetto in via Ugo Foscolo.

«Sono felice di annunciare che I’associazione Task Force Animalista, promotrice di una proposta di legge popolare di Regione Lombardia in contrasto al racket che sfrutta gli animali al solo scopo di lucro per accattonaggio, sarà ospite all’evento con un gazebo per la raccolta firme», fa sapere Albani.

Hanno aderito alla Pdl anche Gaia Animali e Ambiente, Oipa Milano, Enpa Voghera, Su la Testa, Crazy Cats e Fronte Animalista, «tutte associazioni che si occupano del benessere animale». Associazioni che «mi riferiscono che la pratica dell’accattonaggio con animali sia totalmente fuori controllo istituzionale. Raramente il cagnolino appartiene al mendicante, quindi non è il compagno di vita, passa di mano in mano e viene costretto per ore, anche sotto il sole o la pioggia, sedato e spesso picchiato, ad elemosinare per incutere la pietà nei passanti che si sentono così di dare soldi con la speranza che vengano usati anche e soprattutto per le cure del cane, il più delle volte visibilmente sofferente. Purtroppo invece la realtà è ben diversa, in quanto questi animali arrivano stipati in camion dall’est, hanno quasi tutti libretti fittizi, non ricevono profilassi veterinaria mettendo tutto il territorio a rischio zoonosi».

L’assessore parla di «un circolo vizioso senza fine dove a rimetterci sono esseri indifesi che non possono ribellarsi, venendo così sfruttati all’infinito. Le associazioni dicono che molti cani vengono anche rubati, tanto che il chip impiantato nel collo non corrisponde a quello che hanno sul libretto. Sono pochi dunque i veri clochard che amano il loro animale e che se ne occupano, chiedendo aiuto alle associazioni e recandosi dai veterinari per curarli. Per questi troveremo sicuramente il modo di tutelare il più possibile animali e umani in reale difficoltà economica. Per chi specula invece sugli animali, auspichiamo che passi la Pdl che contrasta il racket invitando dunque i cittadini a venire a firmare l’11 maggio al gazebo, con la speranza di raccogliere al più presto 5000 firme».
Il numero necessario affinché sia valida la proposta di legge di iniziativa popolare, che arriverà poi all’attenzione del Consiglio regionale.

Redazione

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