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Valle Olona | 28 aprile 2025, 18:49

A Castellanza torna la fiaccola per riportare fede e speranza

Anche quest’anno i giovani e le giovani castellanzesi hanno voluto mantenere viva una delle tradizioni più amate in città, passandosi di mano in mano la fiamma accesa nella mattinata di venerdì 25 aprile nel Santuario della Madonna della Guardia di Alassio

I giovani e le giovani castellanzesi hanno percorso oltre 240 km in meno di tre giorni per portare, come da tradizione, la luce della fiaccola nella loro città, pronta ad accoglierli a braccia aperte in Piazza Paolo VI.

La delegazione composta da 45 ragazzi e ragazze, accompagnata da una ventina di adulti, è partita per la Liguria nella mattinata di venerdì 25 aprile, dove, all’interno del Santuario della Madonna della Guardia di Alassio, ha acceso la 68ª fiaccola degli oratori di Castellanza.

Da qui i giovani tedofori sono ripartiti per percorrere i quasi 250 km che li separavano da casa, passandosi la fiamma di mano in mano durante le diverse tappe del viaggio, che ha toccato comuni come Millesimo, Nizza Monferrato e Casale Monferrato.

Un lungo percorso che li ha visti collaborare insieme per raggiungere un importante risultato: riaccendere la luce della fede e della speranza all’interno della comunità, che nell’ultimo anno si è indubbiamente trovata a vivere momenti difficili, come la scomparsa della sua prima cittadina Mirella Cerini che è stata ricordata nella preghiera durante tutto il fine settimana.

Ad accompagnare i giovani durante questo viaggio sono stati i volontari della comunità pastorale Santi Giulio e Bernardo, guidati dal responsabile della pastorale giovanile don Jacopo Aprico, che nella sua omelia ha sottolineato come la fiaccola rappresenti la luce della speranza e l’amore del Signore, che rischiarano la quotidianità anche quando la paura e le difficoltà cercano di oscurarla.

A compiere l’ultimo tratto del percorso, e ad accendere il braciere posto di fronte alla chiesa di San Giulio, sono stati come sempre i due tedofori più anziani, Sara Moroni e Alessio Gasparoli, che hanno consegnato alla propria comunità la fiamma che illuminerà il cammino nei prossimi dodici mesi, sino al momento in cui altri giovani ripartiranno per rinnovare questa amatissima tradizione cittadina.

Loretta Girola

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