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Politica | 31 ottobre 2024, 17:15

Amministratori Italia Viva: «Legge di bilancio 2025, poca luce in mezzo a tanto buio»

Salvino Reina, Assessore al bilancio a Saltrio e Presidente provinciale di Italia Viva ed i sindaci di Sangiano e Brusimpiano, Matteo Marchesi e Fabio Zucconelli, esprimono forte preoccupazione relativamente a quanto contenuto per gli Enti Locali nel disegno di legge di Bilancio all'esame del Parlamento

Salvino Reina

Salvino Reina

Salvino Reina, Assessore al bilancio a Saltrio e Presidente provinciale di Italia Viva ed i sindaci di Sangiano e Brusimpiano, Matteo Marchesi e Fabio Zucconelli, esprimono forte preoccupazione relativamente a quanto contenuto per gli Enti Locali nel disegno di legge di Bilancio all'esame del Parlamento.

Così la nota: «Non basta infatti la buona notizia del fondo (pari a 100 milioni di euro) previsto a sostegno della spesa per minori collocati in strutture protette a bilanciare il peso dei pesanti tagli previsti. Desta particolare stupore l'abrogazione della norma prevista dalla Legge di Bilancio 2020 con cui erano stati stanziati 400 milioni di euro l'anno fino al 2034 per proseguire gli importanti interventi di efficientamento energetico, manutenzioni e messa in sicurezza di patrimonio e territorio.

Quanto sopra, in aggiunta allo sforzo richiesto agli Enti Locali anche con un contributo a valere sulle spese correnti (che si traduce in riduzione della capacità di erogare servizi e di procedere con le manutenzioni ordinarie), comporterà, limiterà non di poco la capacità amministrativa degli Enti Locali. Ancora una volta le Amministrazioni Locali (per anni esempio di virtuosità) pagano lo scotto della malagestione dell'Amministrazione centrale (come non pensare, ad esempio, alle centinaia di milioni di euro sprecati per il trasferimento dei migranti in Albania).

Una contrazione dei trasferimenti disposte contestualmente all'avvio di una Commissione Parlamentare di dubbia utilità, finalizzata ad accertare l'operato di Sindaci ed Amministratori in tema di prevenzione del rischio idrogeologico, ma senza nemmeno prendere in considerazione tanto la semplificazione di normativa e burocrazia quanto il ripristino di apparati efficienti quale era Italia Sicura istituita durante il governo Renzi, cancellata dal M5S e mai più ripristinata nonostante avesse contribuito a concludere migliaia di opere: in sostanza restano gli oneri ma vengono ridotte le già esigue risorse. Non resta che sperare che le varie criticità vengano superate nel corso dell'iter Parlamentare».

C. S.

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