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Politica | 16 settembre 2024, 10:11

“Io voglio scegliere”. Anche a Varese la campagna referendaria contro il Rosatellum

Anche nella nostra provincia è stato costituito il Comitato “Io voglio scegliere”, che coinvolge diversi soggetti politici e sociali impegnati nell’iniziativa di raccolta adesioni per il referendum

“Io voglio scegliere”. Anche a Varese la campagna referendaria contro il Rosatellum

Anche a Varese è stato costituito il Comitato “Io voglio scegliere”, che coinvolge diversi soggetti politici e sociali impegnati nell’iniziativa di raccolta adesioni per i referendum contro la legge elettorale Rosatellum. Informazioni e possibilità di firmare su www.iovoglioscegliere.it.

L’importante impegno del giurista socialista Felice Carlo Besostri, profuso fin dal 2021 nella difesa del principio di rappresentatività, attraverso l’affermazione della difesa della legittima aspettativa di piena efficacia del diritto di voto, ha motivato la formazione del Comitato nazionale “Io voglio scegliere” (Presidenti Elisabetta Trenta, e Giorgio Benvenuto, vice - Presidente Raffele Bonanni).

La portata generale e trasversale della tematica si riflette nell’ampia composizione dei soggetti politici e sociali impegnati nell’iniziativa di raccolta adesioni per il referendum.

Similmente a quanto avvenuto negli altri Comuni italiani, nel mese di luglio, a Varese è stato costituito il Comitato “Io voglio scegliere – Varese”, che ad oggi ha visto la partecipazione attiva di cittadini impegnati rispettivamente nell’Associazione socialista liberale, nel PSI, nel PSDI, in associazioni cittadine come Rete Varese senza frontiere… e cittadini attivi a titolo personale.

La raccolta firme e la divulgazione del contenuto dei quesiti referendari sono state effettuate a Varese, a Laveno Monbello, Sesto Calende e Luino; seguirà l’incontro-conferenza stampa a Varese, martedì 17 settembre, ore 18, presso il gazebo in piazza Podestà.

ll Comitato “Io voglio scegliere -Varese” ha esteso la proposta di supportare il referendum abrogativo del Rosatellum ai sostenitori locali del referendum contro la legge c.d. Calderoli sull’ autonomia differenziata (fra cui: sindacati confederali, Cooperativa Lotta contro l’emarginazione, ACLI Varese, Rifondazione comunista, ANPI provinciale Varese, 5 Stelle, Collettiva, ARCI, Italia Viva, Centro Democratico, Lega Ambiente), ritenendo i due referendum sinergici, in quanto il diritto delle elettrici e degli elettori di scegliere nominativamente i propri rappresentanti in Parlamento si reputa condizione imprescindibile e prioritaria rispetto a qualsiasi riforma.

I quesiti referendari sono quattro, due hanno lo scopo di abrogare il binomio voto congiunto obbligatorio e pluricandidabilità e due lo scopo di assicurare alle forze politiche un equo accesso alla competizione elettorale.

Per poter esercitare con efficacia il diritto di voto è necessario avere a disposizione strumenti adeguati. Noi, sostenitori del referendum Besostri, riteniamo che l’attuale legge elettorale, c.d. Rosatellum, non consenta di esprimere le scelte dei cittadini e di essere adeguatamente rappresentati politicamente alla Camera e al Senato.

La legge elettorale vigente non consente di esprime la preferenza per un candidato e produce l’effetto per cui il candidato uninominale eletto non è il più votato del collegio perché risulta eletto con i voti dati dalle liste plurinominali che si riversano sul candidato uninominale, sortendo il risultato di avere un Parlamento di esponenti politici nominati senza il sostegno diretto degli elettori.

La volontà dell’elettore viene sistematicamente violata. Infatti, se l’elettore vota un solo candidato uninominale, il suo voto sarà ripartito fra le liste collegate in base ai consensi raccolti in ogni lista, quindi in base alle scelte fatte da altri elettori. Se l’elettore vota una lista di candidati, vota anche il candidato uninominale collegato, che potrebbe essere non gradito.

Il voto è eterodiretto. L’elettore non ha la certezza di quale partito effettivamente. Se l’elettore vota un Partito collegato ad altri, che supera a livello nazionale l’1% dei consensi e non raggiunge il 3%, il suo voto sarà ripartito fra le liste collegate, in base ai consensi raccolti da queste liste, quindi in base alle scelte fatte da altri elettori. L’elettore vota un gruppo di candidati ma potrebbe favorire addirittura l’elezione di candidati di altri partiti.

I candidati sono scelti dall’apparato di Partito con un processo decisionale che non è partecipato e democratico. Proprio in quanto gli elettori non possono scegliere i candidati, sono i Partiti a predeterminare la composizione del Parlamento, decidendo chi collocare in posizione favorevole ad essere eletto.

Non ci sorprendiamo se in tanti ormai disertano le urne! Allora, cerchiamo di invertire il trend in corso e di motivare i cittadini a partecipare e ad utilizzare lo strumento politico che detengono, il voto, in un modo utile a garantire rappresentatività e stabilità politica.

I quattro referendum, espressione democratica del diritto di partecipazione popolare alle iniziative politiche, offrono la possibilità di ridurre le discriminazioni di un sistema elettorale che non dà a chi vota la libertà di scegliere chi votare, che mantiene irragionevoli ostacoli alla partecipazione di nuovi soggetti elettorali (bipolarismo di scopo) e che compromette la rappresentatività del Parlamento.

Inoltre, il Comitato Referendario invita a firmare la Legge d'iniziativa popolare per introdurre la referenza nei collegi plurinominali di Camera e Senato. Questa proposta, insieme ai referendum, restituisce agli elettori il diritto di scelta dei propri rappresentanti.

Il testo dei quattro quesiti e della proposta di legge è pubblicato sul sito del comitato promotore www.iovoglioscegliere.it

Invitiamo tutti i cittadini a fare appello al proprio personale senso critico, in considerazione della scarsità di sponsorizzazioni e di informazioni su quest’ iniziativa referendaria, per scegliere di difendere la sovranità popolare, perché la vera forza della politica e la governabilità non risiedono nel conferire poteri a pochi eletti, ma nella partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica, attraverso partiti aperti e trasparenti, e nella possibilità di eleggere direttamente i propri rappresentanti in Parlamento.

È possibile, entro il 30 settembre, firmare online (con spid o cie) per i quattro quesiti referendari al seguente indirizzo:  www.iovoglioscegliere.it.

Caterina Cazzato – Movimento socialista liberale Varese/ referente Comitato “Io voglio scegliere - Varese”

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