I saldi sono iniziati sabato scorso 6 luglio, ma le vendite di questi primi giorni per alcuni negozianti del centro di Busto Arsizio vanno un po’ a rilento. C’è chi è soddisfatto della partenza degli sconti e chi invece non ha avuto un incremento significativo degli affari, complice anche il tempo instabile delle scorse settimane. Tutti però concordano su un punto: la situazione economica è diversa rispetto a qualche anno fa, per la crisi e per la concorrenza della grande distribuzione, su Internet e nei centri commerciali.
Per Calzature Crespi, le vendite sono andate molto bene sabato, nella giornata di inizio dei saldi, per poi rientrare nella normalità. «Mi aspetto, ad andare bene, di eguagliare l’anno scorso, ma sicuramente non spero in un aumento», afferma Pierluigi Crespi, padre della titolare Serena, che la aiuta a gestire il negozio.
Secondo lui, gli affari sono stati rallentati anche dal tempo: questa stagione ha regalato poche giornate calde, e la gente non è stata invogliata ad acquistare calzature o capi di abbigliamento estivi. Non aiutano sempre nemmeno le iniziative serali organizzate nel centro di Busto: «È da qualche anno che io e mia figlia non apriamo il giovedì sera, e anche quest’estate non lo faremo - continua Pierluigi Crespi -. Ci sono in giro soprattutto curiosi, non persone che hanno voglia di comprare. Alla notte bianca partecipano tanti giovani, ma non sono la nostra clientela».
Anche per Enrico Pozzi, titolare di Sara Shop, gli eventi della sera non portano ad un incremento del guadagno: «Siamo in pochi a tenere aperti il giovedì, perché per noi commercianti non ne vale la pena. Le iniziative che vengono organizzate distolgono le persone dai negozi, complice anche un po’ di crisi».
Al Sara Shop i primi giorni di saldi sono andati bene, ma si teme che - come gli altri anni - dopo l’entusiasmo iniziale le vendite torneranno alla normalità. C’è però la speranza che quest’anno vada diversamente, perché il maltempo ha penalizzato l’inizio della stagione.
Il tempo ha influenzato negativamente le vendite dell’abbigliamento e degli accessori estivi, ma ha favorito quelle delle scarpe chiuse a Calzature Colombo. «Con il caldo che tardava ad arrivare, ci hanno chiesto tanti mocassini e tante sneakers. Con i saldi la richiesta si sta invertendo: la gente ne approfitta per comprare le calzature estive che non ha acquistato prima», spiega il titolare Roberto Colombo.
La partenza dei saldi è andata bene e spera che la stagione prosegua con questo andamento, anche se - per lui - è difficile dare un giudizio dopo pochi giorni. La Notte Bianca ha aiutato, e auspica che lo farà ancora di più combinata con gli sconti. «Lo sport in piazza, invece, non influisce sulle vendite - continua - perché chi esce per le manifestazioni di solito non guarda le vetrine. Ma è comunque un modo per far uscire le persone, e più gente c’è, meglio è».
Anche per Ortensia Meneghino, titolare di Milano 2, le iniziative del giovedì sono positive, ma non è ottimista sull’incremento del guadagno che porteranno. Lo stesso vale per i saldi: passati i primi giorni, si rientra nel solito standard. Una delle cause, secondo lei, sono le promozioni continue delle grandi catene, che sviliscono il lavoro dei piccoli commercianti.
«Il commercio è cambiato tanto negli ultimi anni, e noi sentiamo la concorrenza della grande distribuzione e delle vendite online. I negozi che chiudono sono una conseguenza di questo fenomeno. Nei centri commerciali o su Internet si ha un’ampia scelta e c’è più comodità. Banalmente, qui in centro è difficile anche trovare parcheggio. Questo sta portando anche alla perdita del rapporto tra negoziante e cliente, che una volta c’era».