L’incompiuta per eccellenza, il mai terminato palaghiaccio destinato a lasciare posto al palaginnastica, ha i giorni contati. Seicento per l’esattezza. Per il momento, questa settimana si è dato avvio alle opere di cantierizzazione dell’area di Beata Giuliana, in attesa della formale approvazione del progetto esecutivo, che dovrebbe arrivare nel giro di un paio di settimane.
A quel punto entreranno nel vivo i lavori a cura dell’impresa Cgm s.r.l., con sede a Castellanza, che si è aggiudicata l’appalto (in raggruppamento temporaneo con Cama Società Operativa, con sede in provincia di Reggio Emilia). I tempi sono strettissimi, poiché occorre rispettare i vincoli del Pnrr. L’importo del contratto ammonta a 7,7 milioni di euro (con oltre 319mila euro di costi per la progettazione esecutiva). I lavori sono finanziati per 3 milioni con i fondi del Pnrr.
«Mi auguro che sia la volta buona», è l’auspicio del sindaco Emanuele Antonelli, che questa sera, nel sopralluogo sul cantiere con l’impresa ha voluto accanto a sé i rappresentanti della sua maggioranza: «Li ringrazio perché anche loro hanno dovuto sopportare le “parolacce” che ci arrivavano perché non il progetto non partiva. Per questo ho chiesto loro di essere presenti».
«Tempi molto tirati»
«L’impresa mi ha detto che non hanno mai finito i lavori il giorno previsto, ma sempre in anticipo. Confido che battano il record, perché purtroppo siamo tirati con i tempi», ha detto il sindaco affiancato dal titolare Salvatore Raniolo.
Quest’ultimo si è dimostrato ottimista e Antonelli ha ricambiato la fiducia, mantenendosi comunque cauto viste le traversie che hanno interessato l’opera rimasta per troppi anni uno scheletro che si affaccia sul Sempione. «Ne abbiamo passate di tutti i colori, con tante vicissitudini – ha ricordato Antonelli –. Il Comune ci ha perso solo tempo, non soldi, perché abbiamo sempre avuto ragione su tutto e fatto tutto benissimo dal punto di vista contrattuale, tanto che abbiamo incassato dei fondi per le penali che hanno dovuto pagarci».
Ora si spera nella svolta: «Mi auguro che questa sia la volta buona. Lo dobbiamo alla città, perché da vent’anni i cittadini passano qui e parlano solo di questo catorcio».
Il pensiero va anche al celeberrimo tour tra le opere di Busto mai terminate realizzato oltre dieci anni fa da associazioni e da partiti di sinistra: «Chi faceva i giri in bicicletta dicendo che c’erano le incompiute adesso dovrà andare da qualche altra parte. E non parlo di Brumotti». Il riferimento scherzoso è all’inviato biker di Striscia la Notizia a cui il sindaco aveva “promesso” l’avvio dei lavori a giugno.
Tornando serio, ha aggiunto che «lo dobbiamo soprattutto alla società Pro Patria Ginnastica, che ha tra le proprie fila vanti atleti olimpici, costretti ad allenarsi a Milano o nella “cantina” del palazzetto».
L’impegno dell’impresa
Antonelli ha espresso fiducia nei confronti dell’impresa: «Mi fido perché sto vedendo come si muovono e come ci intendiamo. È anche nel loro interesse che tutta vada bene». Anche perché, ha fatto sapere, al Coni non dispiacerebbe una struttura di questo tipo come possibile centro federale.
Struttura che sarà composta da due palestre e che, rispetto all’esistente, verrà in larga parte preservata, ma verrà cambiata la copertura per motivi di altezza. Cinquecento i posti a sedere per gli spettatori. Tutto è stato ovviamente validato dal Coni.
«I tempi sono tiratissimi – ha ammesso Raniolo –. Ma è anche nostro interesse, dal punto di vista economico, finire prima i lavori. Di certo non faremo perdere il contributo del Pnrr».
Il titolare della Cgm ci tiene particolarmente anche perché è cresciuto a Busto: «Ci stiamo mettendo massimo impegno perché siamo della zona e vogliamo fare bella figura. Abbiamo già realizzato opere simili a questa, ma anche più grandi».
Maggioranza presente
Il sindaco Antonelli ha ringraziato i tecnici del Comune «che ci stanno mettendo l’anima» e gli esponenti della sua maggioranza: «Anche loro hanno dovuto sopportare le “parolacce” che ci arrivavano perché non partiva il progetto». Per questo stasera li ha voluti accanto a sé. E alla “chiamata” hanno risposto gli assessori Maurizio Artusa e Mario Cislaghi, la presidente del Consiglio Laura Rogora e i consiglieri comunali Alessandro Albani, Luca Folegani, Roberto Ghidotti, Alex Gorletta, Matteo Sabba, Orazio Tallarida.