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Busto Arsizio | 08 aprile 2024, 14:30

Disabilità e sessualità senza tabù, a Busto il percorso continua: «Le famiglie non sono sole»

Al convegno dello scorso ottobre hanno fatto seguito alcuni incontri con i ragazzi, le famiglie e i caregiver. «Il progetto verrà riproposto anno dopo anno, per tutti coloro che sentono di aver bisogno di un accompagnamento», rivela l’assessore Paola Reguzzoni, presentando l’incontro “L’amore oltre…” in programma sabato 20 aprile ai Molini Marzoli

Disabilità e sessualità senza tabù, a Busto il percorso continua: «Le famiglie non sono sole»

Con il convegno “L’amore oltre…”, lo scorso ottobre a Busto Arsizio si era cercato di infrangere il tabù che lega disabilità e sessualità. A quel primo appuntamento hanno fatto seguito alcuni incontri con i ragazzi, le famiglie e i caregiver per promuovere la conoscenza e la consapevolezza del benessere sessuologico.
E il percorso continua: questi incontri proseguiranno fino a giugno per poi riprendere dopo l’estate e, nel frattempo, sabato 20 aprile, dalle 9 alle 12 nella sala Tramogge dei Molini Marzoli, si terrà la seconda edizione del convegno, organizzato dal Comune in collaborazione con Cooperativa sociale Società Dolce, Anffas Busto, Progetto 98, Centro diurno Belotti Pensa, Progetti Fantasia Aps e altre realtà del territorio.

«Il convegno chiude un primo percorso che si era aperto lo scorso anno che riguarda l’affettività dal punto di vista fisico, emotivo ed emozionale per ragazzi i con disabilità – spiega l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni –. Ci siamo accorti che su questi argomenti le famiglie erano lasciate sole, senza nessun supporto. Siamo partiti con quell’appuntamento cui ha fatto seguito una serie di incontri con due psicologhe che hanno affrontato con famiglie e ragazzi un percorso di gestione dell’affettività».
Il 20 aprile si potranno «tirare le somme», con alcune testimonianze dirette: ci saranno due ragazzi con la sindrome di Down che sperimentano da tempo la convivenza e racconti di chi ha fatto questo percorso. Ma verranno anche illustrati aspetti legali e i servizi di sostegno familiare attivi in città.

Non si tratta di una conclusione, anzi: «Il progetto verrà riproposto costantemente, anno dopo anno, per tutte famiglie che sentono di aver bisogno di un accompagnamento», rivela Reguzzoni.
L’assessore, durante la presentazione del convegno, ha ringraziato monsignor Severino Pagani, che aveva aperto la prima edizione: «Per diverse famiglie, è stata molto significativa la presenza del mondo cattolico. Una prima apertura per poter affrontare temi “problematici” per certe istituzioni. Monsignore ha dimostrato anche in questo caso intelligenza e lungimiranza».

Venti le famiglie e dieci i ragazzi con disabilità coinvolti in questo percorso, insieme agli educatori dei centri diurni. Quattro gli incontri previsti per i ragazzi, ma le famiglie hanno chiesto di aumentarli, spiega Simona Lamperti, presidente di Progetti Fantasia: «I risultati si vedono. Hanno iniziato a essere curiosi e ad aprirsi. La tematica ci sta a cuore perché la sessualità fa parte della vita di tutti, compresi i nostri ragazzi. Le due psicologhe-sessuologhe hanno saputo darci strumenti utili, incisivi e pratici. Quello che a noi serve».
Sessualità, dunque, ma anche affettività: «Il progetto è utile per capire come gestire anche sentimenti, piccole gelosie, esternare quello che si prova. La rete c’è, esiste e quando si fa, si fa bene. I ragazzi sono felici di confrontarsi e questo dà speranza alle famiglie».

Sabato 20 aprile interverranno psicologi e psicoterapeuti, assistenti sociali, consulenti legali.
«Sarà un convegno innovativo che si concentrerà su un diritto e un argomento per tante ragioni dimenticato o insabbiato», anticipa l’arteterapeuta Raffaella Fontana.

«Ci soffermeremo anche sulla disabilità acquisita, portando esperienza di persone adulte che vivevano una sessualità completa e si sono ritrovate in una situazione diversa», aggiunge Sara Gornati (Progetto 98 cooperativa sociale).
L’avvocato Paola Adreani inquadrerà gli aspetti legali, «ancora fermi al disegno di legge presentato al Senato nel 2014».
«Mi auguro ci sia una platea eterogena, con la presenza di tante famiglie e del mondo scolastico», è l’auspicio dell’assessore Reguzzoni.

Riccardo Canetta

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