C'è chi alla chiesetta della Madonna in Veroncora si è recato stamattina presto. Una preghiera a San Grato, come da antichissima tradizione bustocca, ci sussurra lo storico Luigi Giavini. Si è preso un gran freddo, ma è stato anche ascoltato.
La tradizione si è infatti rinnovata senza intoppi a Busto Arsizio e durante la sfilata dei trattori non è caduta neanche una goccia. Del resto, gli Amici della Veroncora e tutto il mondo che si prodiga attorno alla festa di Pasquetta nel rione Redentore avevano già fatto presente che non si sarebbero lasciati intimidire in alcun modo dal meteo.
I trattori hanno attraversato il centro con il loro rumore festoso, poi sono arrivati annunciandosi sempre a suon di clacson in quest'angolo di Busto che ancora confina con la campagna e ogni anno richiama gente da ogni zona della città. Quest'anno un po' meno per forza di cose, ma il termometro dell'euforia era alto.
Prima, la messa celebrata sotto il tendone preparato per ogni evenienza. Quindi, monsignor Severino Pagani con il parroco don Gaudenzio Santambrogio e i chierichetti si sono spostati davanti alla chiesetta ad accogliere i trattori, presenti anche la vicesindaco Manuela Maffioli e il consigliere Paolo Geminiani. A tagliare il "traguardo" dei trattori per prima è stata una donna. Il prevosto come tradizione a un certo punto è salito anche su un mezzo e così ha fatto la vicesindaco.
È l'entusiasmo che contagia tutti e che rende speciale questo giorno, questa festa chiamata anche "Insalata e Ciapi" per via dello storico piatto di Pasquetta.
La festa che continua: oggi oltre allo stand gastronomico, in azione la Prociv Garibaldi con il Gruppo Cinofilo, giochi, magia e alle 18 la preghiera mariana. Ogni giorno ci sarà da unire fede e divertimento fino al prossimo weekend, quando - sabato - ci sarà anche la Straveroncora.
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