/ Malpensa

Malpensa | 22 marzo 2024, 15:44

Blitz degli anarchici a Malpensa. Il Siulp dice la sua: «Le streghe da cacciare sono la carenza di personale e la paura ad operare»

La nota del Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori di Polizia con riferimento al blitz degli anarchici per bloccare l'espulsione di un cittadino marocchino. «Senza uomini e senza tutele non facciamo paura a nessuno, ed il boom partenze deve ancora iniziare»

Blitz degli anarchici a Malpensa. Il Siulp dice la sua: «Le streghe da cacciare sono la carenza di personale e la paura ad operare»

«Grave e comica l’iniziativa degli anarchici che hanno bloccato il volo sbagliato pur di dimostrare disobbedienza e repulsione alle regole con azioni che rischiano di essere emulate. Ora la solita caccia alle streghe tra operatori della sicurezza e polizia ma senza uomini e senza tutele non facciamo paura a nessuno, ed il boom partenze deve ancora iniziare». Così, senza troppi giri di parole e in maniera molto esplicita, si esprime il Siulp (Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori di Polizia) Varese, con riferimento al blitz degli anarchici per bloccare l'espulsione di un cittadino marocchino.

La nota prosegue: «Conosciamo molto bene il protocollo che si attiva dopo azioni del genere, in genere parte una prima ricerca di eventuali responsabili, di errori di valutazione e di errori operativi così in poche ore diventa possibile dire “i poliziotti hanno sbagliato e sono in corso accertamenti ai quali seguiranno provvedimenti secondo le singole responsabilità”. L’abbiamo sentito tuonare centinaia di volte -  aggiunge Macchi, Segretario del principale Sindacato della Polizia di Statoe puntualmente si cerca una testa da far saltare tra le forze dell’ordine. Una caccia alle streghe che viviamo all’indomani di ogni fatto eclatante che a parere di qualche intellettuale si sarebbe dovuto risolvere in modo diverso.

Invece le uniche streghe da cacciare sono la carenza di personale e la paura ad operare.

La prima strega è da risolvere con importanti iniezioni di personale alla Polaria, che con soli 460 operatori fatica a garantire la sicurezza e le inottemperanze di circa 12 milioni di passeggeri ogni anno e una realtà immensa nella quale operano ogni giorno 10mila persone. E questi 460 operatori sono distribuiti tra compiti di controllo documentale di frontiera, gestione amministrativa, sale operative, cinofili, artificieri, tiratori scelti, tutti su compiti distribuiti in turni per operare nelle 24 ore ed ecco spiegato che 460 poliziotti non sono sufficienti, in una situazione di grave deficit organico che abbraccia anche i commissariati e gli uffici dell’intera provincia.

La seconda strega più infima ma sempre più influente è costituita dalla paura di operare, dal timore delle conseguenze di ogni azione in un sistema che, annoverando un esercito di figure antipolizia pronte a puntare il dito contro ogni azione di forza, ne condiziona efficacia e efficienza in quanto ognuno di noi sa bene che il significato di ogni intervento di polizia sarà travisato e penalizzato da mille giudizi sulle immagini girate.

E questo solo nella migliore delle situazioni, quando addirittura non ci si deve preparare a difendersi in giudizio a proprie spese. E siccome queste streghe nessuno le sta cacciando bensì soffiano sul nostro mestiere ogni giorno, vedasi i fatti di Pisa, ecco che vedere come pochissimi operatori siano stati in grado di calmierare le conseguenze dell’azione dei compagni anarchici traendoli in arresto mi riempie di orgoglio e vorrei leggere solo encomi per quei giovani poliziotti che, coordinandosi tra loro sono riusciti nonostante l’inferiorità numerica a compiere una impresa impossibile evitando il peggio e fermando ogni compagno no cpr.

In questi giorni le azioni di disobbedienza e gli scontri in situazioni di disordine pubblico sono lievitate e se non ci si occupa al più presto di questa strega diverrà inevitabile il corto circuito rafforzato dalla certezza di impunità che da un lato vede oltre 50 poliziotti feriti in pochi giorni e dall’altro la libertà di mettere in atto qualsiasi azione da parte dei compagni di turno o di altri professionisti del disordine».

c. s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore