La quotazione del petrolio è aumentata dopo che Gran Bretagna e Stati Uniti hanno condotto attacchi militari contro obiettivi nelle aree controllate dagli Houthi nello Yemen, mentre le tensioni nel Mar Rosso si intensificano ulteriormente.
West Texas Intermediate e Brent hanno registrato un aumento superiore al 4% venerdì mattina, toccando i livelli più alti dal 27 dicembre. Il petrolio greggio statunitense è salito a 75,25 dollari al barile, mentre il benchmark globale ha toccato i 80,75 dollari.
Tuttavia, i parametri hanno registrato un calo nella sessione successiva, con il petrolio greggio statunitense che si è stabilito a 72,68 dollari al barile e il Brent a 78,29 dollari al barile.
"Questi attacchi mirati sono un chiaro messaggio che gli Stati Uniti e i nostri partner non tollereranno attacchi contro il nostro personale o permetteranno ad attori ostili di mettere a repentaglio la libertà di navigazione in una delle rotte commerciali più critiche del mondo", ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in una dichiarazione giovedì sera.
Mentre gli Stati Uniti hanno condotto attacchi contro le milizie filo-iraniane in Siria e Iraq dall'inizio della guerra di Gaza, questo sarebbe il primo attacco noto contro gli Houthi sostenuti dall'Iran nello Yemen.
Guerre e quotazione del greggio
Le tensioni militari possono aumentare la quotazione del greggio per diversi motivi:
- Preoccupazioni sulla fornitura: Quando si verificano conflitti militari o tensioni geopolitiche in regioni ricche di petrolio, come il Medio Oriente, i mercati internazionali del petrolio diventano nervosi per la possibile interruzione della fornitura. Le paure di una diminuzione dell'offerta possono portare a un aumento dei prezzi del petrolio.
- Rischi per la produzione: Le tensioni militari possono minacciare direttamente le infrastrutture petrolifere, come pozzi, oleodotti e terminali di esportazione. L'instabilità può portare alla riduzione o alla sospensione della produzione, riducendo l'offerta e spingendo i prezzi al rialzo.
- Speculazioni del mercato: Gli investitori tendono a reagire rapidamente alle notizie riguardanti tensioni militari, speculando sul possibile impatto sui mercati del petrolio. Le aspettative di una diminuzione dell'offerta o di interruzioni della produzione possono portare gli investitori a comprare petrolio come copertura, aumentando la domanda e di conseguenza i prezzi.
- Effetto sulle economie globali: Le tensioni militari possono minare la stabilità economica e politica delle regioni coinvolte, causando incertezza sui mercati finanziari globali. Questa incertezza può influenzare i prezzi del petrolio, poiché gli investitori cercano asset sicuri come il petrolio in tempi di turbolenza.
In sintesi, le tensioni militari aumentano la quotazione del greggio principalmente a causa delle preoccupazioni riguardanti la sicurezza dell'approvvigionamento, i rischi per la produzione, le speculazioni del mercato e l'instabilità economica globale.
Tensioni militari e quotazioni del petrolio: una correlazione storica
Esistono numerosi esempi storici che dimostrano una correlazione diretta tra tensioni militari e l'aumento dei prezzi del petrolio. Ecco alcuni esempi significativi:
Guerra del Golfo del 1990-1991. L'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq nel 1990 ha scatenato una risposta militare internazionale guidata dagli Stati Uniti. Durante questo periodo, i prezzi del petrolio hanno registrato un notevole aumento a causa delle preoccupazioni sulla sicurezza dell'approvvigionamento di petrolio dalla regione del Golfo Persico.
Guerra in Iraq del 2003. Prima e durante l'invasione dell'Iraq da parte della coalizione guidata dagli Stati Uniti nel 2003, i prezzi del petrolio hanno subito un'impennata significativa. Le preoccupazioni per la stabilità dell'approvvigionamento di petrolio dalla regione del Medio Oriente hanno contribuito all'aumento dei prezzi.
Crisi in Libia del 2011. Durante la guerra civile in Libia del 2011 e la caduta del regime di Gheddafi, i prezzi del petrolio sono aumentati a causa delle interruzioni della produzione petrolifera nel paese. Le tensioni militari e l'instabilità politica hanno contribuito all'aumento dei prezzi del petrolio.
Attacchi alle infrastrutture petrolifere. Gli attacchi terroristici o gli attacchi militari alle infrastrutture petrolifere, come gli attacchi agli oleodotti o ai terminali di esportazione, hanno spesso portato a un aumento dei prezzi del petrolio. Ad esempio, gli attacchi alle strutture petrolifere in Arabia Saudita nel 2019 hanno causato un significativo aumento dei prezzi del petrolio.
Questi sono solo alcuni esempi, ma dimostrano come le tensioni militari e gli eventi correlati possano influenzare direttamente i prezzi del petrolio a livello globale.