La Biblioteca capitolare della parrocchia San Giovanni Battista, a Busto Arsizio, si apre al futuro e si fa esempio di inclusione sociale. La digitalizzazione dei volumi coinvolgerà tre persone con disabilità che lavoreranno sul patrimonio librario per due anni. Il progetto è elaborato dalla cooperativa Solidarietà e Servizi con due aziende del territorio, Exergy International srl di Olgiate Olona e la Fratelli Tognella Spa di Somma Lombardo, sotto il coordinamento della Provincia di Varese.
La digitalizzazione renderà maggiormente fruibili i 15mila volumi della storica istituzione che custodisce, fra gli altri, incunaboli e manoscritti, incluso l’Evangelario del IX secolo su pergamena, il “Codice di Busto”, che costituisce la più antica testimonianza liturgica sul rito Ambrosiano.
L’iniziativa nasce dalla necessità delle aziende di assumere persone con disabilità attraverso un percorso lavorativo mirato e gratificante. «Il decreto attuativo della legge Biagi - spiega Francesco Maresca, responsabile del settore Lavoro della Provincia di Varese - permette di adempiere all’obbligo anche affidando commesse a cooperative sociali che assumono i lavoratori sulla base di una convenzione. In questo modo è possibile affidare una commessa che non riguarda specificamente il business delle aziende, ma attività con finalità sociali e di interesse collettivo. Una modalità che abbiamo già sperimentato in passato con MedicAir e Naturcoop».
Exergy International e Fratelli Tognella sostengono i costi del servizio. I lavoratori assunti saranno coordinati da un capo progetto con master in Formazione e gestione degli archivi digitali e da un archivista senior. Le attività includeranno la consulenza nella selezione di un software per la gestione bibliotecaria, la catalogazione dei volumi moderni e la digitalizzazione del fondo antico.
Spiega Andrea Canali, chief people officer di Exergy International srl, fornitore globale di tecnologie per la produzione di energia elettrica a zero emissioni: «La sfida per aziende come la nostra è legata alla difficoltà di offrire a persone con disabilità un percorso lavorativo di valore e con il giusto supporto. Abbiamo ragionato su quale potesse essere una modalità gratificante per le persone coinvolte, rilevante per il territorio. Abbiamo trovato in Solidarietà e Servizi il partner perfetto e qualificato per costruire un progetto e insieme ci siamo impegnati per individuare l’ambito di intervento adatto. Siamo orgogliosi di quanto siamo riusciti a fare».
Aggiunge Fabio Tognella, presidente di Fratelli Tognella Spa, azienda di Somma Lombardo leader nella produzione di valvole: «Il rapporto consolidato con Solidarietà e Servizi ci ha portato a creare iniziative per dare sostegno alla cooperativa stessa e al territorio, creando benessere sociale attraverso il lavoro, strumento di crescita fondamentale per le persone coinvolte».
Alessia Accardo, responsabile Area Previdenza e Welfare di Confindustria Varese, sottolinea: «Si parla molto dell’indispensabile transizione verso un’economia e sistemi produttivi più sostenibili. Il riferimento va inevitabilmente molto spesso alla transizione ambientale. Ma c’è un’altra transizione che vede protagoniste sempre più imprese: è quella che potremmo definire transizione sociale. Il progetto delle nostre aziende associate Exergy International Srl e Fratelli Tognella Spa rappresenta un esempio evidente dell’impegno sempre più diffuso delle imprese nel creare benessere a vantaggio delle proprie comunità di riferimento con progetti in grado di creare valore sociale, non solo economico, sul territorio».
Solidarietà e Servizi impiega 65 persone fragili e disabili. Sarà la cooperativa ad assumere le persone che modernizzeranno il patrimonio della Biblioteca. «Il tema del lavoro - ricorda Domenico Pietrantonio, presidente del Consiglio di gestione - è fondamentale nel nostro approccio. Parliamo di “lavoro vero”, di un’occasione di crescita per la persona attraverso la valorizzazione delle sue capacità e l’incremento della sua autonomia, ma anche “vero” in quanto rispondente a precise esigenze di qualità. Solidarietà e Servizi ha un proprio reparto “documentale” dotato di moderne attrezzature per gestire anche volumi delicati come quelli della Biblioteca Capitolare».
Dopo avere festeggiato i primi 500 anni lo scorso 2012, la Capitolare trova una nuova modernità. «Ringrazio per il risveglio di interesse nei suoi confronti», dice monsignor Severino Pagani, prevosto e “legale rappresentante” della capitolare. «La Biblioteca è un’istituzione storica significativa e preziosa della Parrocchia e riveste molta importanza anche per tutta la città. Negli ultimi decenni, anche per merito di persone dedite e competenti, ha ripreso vita e, da alcuni mesi, si è provveduto a un restauro che ancora è in atto. La riorganizzazione secondo le nuove tecnologie digitali è la prospettiva che ora stiamo intraprendendo per renderla maggiormente fruibile alla comunità cristiana e a tutta la cittadinanza. Vorremmo entrare in circuiti che davvero rendano usufruibile ad ampio raggio un patrimonio di grande valore, non solo religioso». «In effetti – sottolinea il direttore, Salvatore Bollini Marcora - questa è una biblioteca umanistica. Conserva sia l’archivio storico, con documenti antecedenti al 1400, che un patrimonio di incunaboli, manoscritti, seicentine, settecentine, ottocentine, oltre a circa 15mila libri stampati nel Novecento. I volumi provengono da donazioni, principalmente dai canonici e prevosti succedutesi nel tempo. Quanto all’archivio storico, è importante non solo per la città di Busto, dal momento che presenta connessioni con tutte le parrocchie dell'antica pieve».
Attualmente la biblioteca è aperta al pubblico ma non consente il prestito. Con la catalogazione si avrà un dettaglio preciso di tutto il suo patrimonio, questo ne faciliterà la possibilità di fruizione. Inoltre, la digitalizzazione dei documenti più antichi e delicati garantirà la conservazione dell’originale e una maggiore diffusione dei contenuti.
Prospettive apprezzatissime dall’assessore alla Cultura e vicesindaco, Manuela Maffioli. Che, ricordato l’impegno per la capitolare profuso nel tempo da figure come l’architetto Augusto Spada e il professor Franco Bertolli, elogia «…l’opera di monsignor Severino Pagani e di Salvatore Bollini Marcora. Stanno facendo della Biblioteca capitolare un patrimonio di tutti». «Anche – sottolinea l’assessore all’Inclusione sociale, Paola Reguzzoni – grazie a persone con disabilità, persone che sono lavoratori a tutti gli effetti e che svolgeranno un lavoro qualificato». «L’obiettivo di Solidarietà e Servizi – l’intento di Domenico Pietrantonio – è tenerle anche dopo la conclusione del progetto»