Gli avvocati di Alessandro Maja hanno impugnato la sentenza di primo grado che ha condannato all'ergastolo l'uomo accusato di aver ucciso a martellate, nel maggio del 2022, la moglie e la figlia e di aver ferito gravemente il figlio nella loro casa di Samarate.
I legali di Maja sono tornati ad invocare la parziale infermità mentale dell'imputato come già avevano fatto durante il dibattimento di primo grado.
Nel ricorso in appello presentato dalla difesa si parla di condizioni psichica delirante di Maja convinto di avere gravi problemi economici e sul lavoro: condizione che non è stata accertata durante il processo di primo grado.