È stato il direttore sportivo, Sandro Turotti, a raggiungere la sala stampa dopo la sconfitta per 0-3 in casa contro la Triestina: «Altre volte sono venuto perché ero arrabbiato, avevo qualcosa da dire a qualcuno. Adesso è chiaro che non sono contento, che queste partite non sono andate come ci aspettavamo, però conosco il valore dei giocatori, della squadra, abbiamo iniziato un percorso quest’anno in cui siamo più giovani rispetto agli altri. E poi purtroppo, in questo momento, quei giocatori che ci devono dare una mano sotto il profilo dell’esperienza hanno avuto dei problemi grossi».
«È chiaro che questo è un campionato che non ti regala niente, difficile, - ha continuato il DS - ci sono gruppi di squadre che puntano a vincere come la Triestina e altre con cui devi andare a far battaglia. Purtroppo, nelle prime partite, abbiamo fatto una battaglia e mezza, adesso dobbiamo riprenderci e cercare di trovare di nuovo quello che è il nostro DNA».
«Oggi è successa una cosa che non penso di aver visto in tutta la mia carriera: tre gol uguali su palla inattiva. Adesso dobbiamo prendere e partire e fare più di quello che abbiamo fatto adesso».
Ma l’importante è che «i ragazzi sono consapevoli, oggi hanno preso una bella sberla. Dagli sbagli bisogna imparare».
E c’è un motivo se l’allenatore scelto dalla società è Colombo, che ai nostri microfoni ha detto quasi le stesse parole del direttore: «Abbiamo preso tre gol praticamente identici calci piazzati e la partita è finita praticamente lì. Siamo mancati sui duelli, un po’ di reazione non l’abbiamo avuta, dobbiamo lavorare veramente tanto».
«Ci alleniamo sempre sui calci piazzati, può essere anche colpa mia, ci lavoreremo ancora».
Ma testa alla prossima: «Ormai questa è andata, la cosa fondamentale è che dobbiamo imparare dagli errori che abbiamo commesso ed essere un po’ più squadra nella prossima partita».