Un confronto acceso e con tanti argomenti quello di lunedì sera, all’oratorio Paolo VI, tra gli abitanti del quartiere Beata Giuliana e le autorità a Busto Arsizio: il sindaco Emanuele Antonelli, l’assessore alla Mobilità e Sicurezza Salvatore Loschiavo, il consigliere comunale delegato a Informatica e Innovazione tecnologica, Alex Gorletta, e il nuovo comandante della Polizia Locale, Stefano Lanna.
È stato un dialogo aperto, in cui ognuno ha avuto la possibilità di prendere la parola per esporre i problemi generali del quartiere, e a fine serata i cittadini hanno potuto indicare disagi specifici.
«Sono molto contento di essere qui per ascoltarvi», ha iniziato Emanuele Antonelli, che ha ringraziato Alex Gorletta, alla cui iniziativa dell’incontro seguiranno altre: «Torneremo anche qua - promette il sindaco - magari con tutta la giunta al completo».
Anche l’assessore Loschiavo si è dichiarato grato della serata: «Mi fa piacere essere qui, e ringrazio anche io Alex per questa possibilità. È bello potersi confrontare. Questa è la politica che ci piace».
È stata un’occasione anche per Stefano Lanna: «Questa sera ho colto l’invito di venire soprattutto per presentarmi e, in secondo luogo, cercherò di imparare da voi a conoscere il territorio». Il suo obiettivo è quello di risolvere i problemi o, perlomeno di attenuarli, come ha dichiarato anche il vice-commissario Tomaselli: «Ne approfitto oggi per conoscere le vostre problematiche, sentire la vostra voce per tutto quello che riguarda la sicurezza della nostra città. Fatevi sentire».
I problemi
I presenti hanno colto l’invito, proponendo subito numerosi punti da trattare, di cui si è fatto portavoce Gianpaolo Pellegatta. La prima preoccupazione riguarda il nuovo ospedale unico: non tutti sono convinti che possa sopperire alla richiesta sanitaria. Anche la sua costruzione turba i cittadini: l’unica area boschiva si perderà, e temono che la compensazione non sarà sufficiente.
A preoccupare è poi il traffico: il quartiere è una zona troppo congestionata, perché si trova tra viale Stelvio e la superstrada, ci sono le scuole, il nuovo polo dell’ex Mizar, il centro polisportivo. il tutto a ridosso dell’area commerciale di Gallarate. Inoltre, troppi conducenti non rispettano le norme, eccedono con la velocità, creano rumore, anche a causa delle strade dissestate.
È stato richiesto anche di migliorare i parchi con panchine all’ombra, attrezzi per lo sport, giochi per bambini e tavoli.
Importanti per gli abitanti anche la prevenzione di un eccesso di zanzare e la raccolta differenziata per l’umido 3 volte alla settimana e non 2, per lo più nei mesi estivi, per evitare le troppe mosche.
Sotto i riflettori anche l’odore sgradevole e acre, di cui non si individua la causa, così come la mancanza di illuminazione, la scarsa sicurezza, soprattutto di notte, il palazzetto e il caos eccessivo durante l’entrata e l’uscita da scuola, spesso accompagnato dall’inciviltà di alcuni.
Le risposte
I primi chiarimenti sono stati in merito all’ospedale: «Io ci credo nell’ospedale nuovo e lunedì prossimo sarà firmato il programma per iniziare i lavori», ha iniziato il sindaco, che avverte: «Ci vorranno anni per terminarlo». Le perplessità in merito non sono mancate, così Emanuele Antonelli ha spiegato la necessità di unificare quelli di Busto e Gallarate. La causa primaria è mancanza di personale (così come in tutta Italia), ma si può anche risparmiare sui costi.
Inoltre - assicura - il vecchio ospedale non verrà abbandonato, ma sarà adibito alla parte amministrativa di quello nuovo, ospiterà una Rsa e una scuola per infermieri. Si interverrà anche nella viabilità, anche grazie alla Regione.
Il traffico verrà diminuito grazie al sottopasso, che sarà inaugurato a ottobre o novembre al massimo. La rete idrica non subirà problemi.
Il bosco sarà ripulito e l’area ripopolata con tante piante, anche se «il verde costa e non abbiamo i soldi per mantenerlo come dovremmo, quindi gli alberi possono diventare pericolosi».
Il palaginnastica si farà, dopo tanti problemi e concorsi d’appalto a cui nessuno si è presentato. Ma finalmente il progetto è stato affidato ad un’azienda seria e conosciuta, e a marzo o aprile partiranno i lavori.
Nel frattempo, però, nell’area c’è il problema della sicurezza, perché il luogo è mal frequentato. I cittadini sono preoccupati, ma per ora non si può far altro che avvisare (di nuovo) i vigili e chiedere all’azienda di recintare la zona.
Della viabilità ha parlato Salvatore Loschiavo, che attualmente sta seguendo incontri per perseguire la mobilità sostenibile. L’obiettivo è quello di ridurre l’uso dell’auto privata e sostituirla con il trasporto pubblico, che attualmente non è un’alternativa valida.
L’idea è quella di utilizzare un tram, ma molto più tecnologico di quello che c’era anni fa. Il problema, però, sta nella mancanza di fondi.
Un’altra piaga è quel mancato rispetto delle norme stradali: «Le strade devono essere di tutti». Così, al cartello si devono accompagnare delle opere infrastrutturali con nuove tecnologie stradali per far sì che le leggi vengano rispettate.
Promesse anche sul tema della sicurezza. L’assessore Loschiavo: «Sappiate che ci sono attività in corso, ma più di questo non posso dire».
Rassicura anche il nuovo comandante della Polizia locale: «Anche se non ci vedete, noi interveniamo spesso in borghese. I risultati pian piano arrivano. È importante metterci il suo tempo, perché altrimenti si rischia di far sfumare l’indagine, ma la legalità deve vincere».
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