Paola Egonu è a casa, in famiglia. In piazza Santa Maria, per il gran finale di Busto Arsizio Sport con l'associazione Cuore pieno, questo si vede, si sente. E lo dice lei stessa. Lei che si racconta, nei primi passi e nella sua carriera che cresce, e poi ricorda: «Alla fine siamo tutti essere umani con sentimenti. Abbiamo bisogno gli uni degli altri».
Una serata magica, quella che vede sport e amicizia in campo. Paola guarda l'amica Giuditta Lualdi, abbraccia Vanessa Giani, poi anche gli altri ragazzi che hanno creato tutto ciò - Margherita Grella e Filippo Lualdi- vengono chiamati per una foto insieme, per ricreare il gesto del cuore, dall'avvocato Simone Facchinetti.
Ma la famiglia della campionessa di volley qui rapidamente si allarga: sono le atlete riunite che pendono dalle sue labbra, i tifosi ugualmente emozionati, i bimbi che giocano e sfrecciano. Tant'è che il sindaco Emanuele Antonelli fa la domanda non troppo provocatoria: «Lo vogliono chiedere tutti, quand'è che vieni a giocare a Busto? La città è bellissima, tenuta bene perché il sindaco è bravo, gli abitanti eccezionali, le amiche del cuore sono qui, non vedo cosa manca». E prima di ripassare il microfono chiede un applauso a Cuore pieno e a questa pazzesca settimana di sport nel cuore di Busto.
Vanessa e Giuditta rivolgono quesiti umani e sportivi, diretti, a un certo punto Paola sospira: «Domanda tosta». È entusiasta di Cuore pieno, che ha scatenato tutto questo sport per beneficenza - LEGGI QUI -, «il sogno che diventa realtà nata dai valori condivisi, il voler aiutare il prossimo... invitare le persone ad avvicinarsi al nostro mondo per fare il bene».
Incalzata sul suo percorso, Paola non si maschera mai. «È una scommessa che ho fatto su me stessa. Sono uscita di casa a 13 anni, per due anni non ho mai toccato campo. Sono cresciuta, sono migliorata, caspita ho detto, è questo che voglio fare per la vita». Il segreto è credere in se stessi, bisogna essere i primi a farlo. All'inizio, come quando si cresce perché le difficoltà si presentano sempre.
Importante ora è essersi avvicinata agli amici, a Milano: «Sarà un anno speciale per me perché avrò la possibilità di condividere le emozioni con le amiche, non solo con i messaggi». È il tempo dei ringraziamenti, a tutti coloro che hanno lavorato, sostenuto, creduto, all'amministrazione, all'assessore Artusa e all'ufficio Sport.
Prima di autografi e foto, un selfie con la famiglia di Cuore pieno. Paola Egonu su arrampica sulla sedia, verso il santuario di Santa Maria. Un grido di felicità: questa settimana in cui anche lei ha lavorato, montato, smontano, tifato, è terminata e farà fiorire altro bene.
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