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Politica | 27 giugno 2023, 14:38

VIDEO. Rischio idrogeologico, Marrelli: «Fondamentale coinvolgere i sindaci»

Nel corso del dibattito di questa mattina in Consiglio regionale, è intervenuto anche l’esponente varesino di Lombardia Ideale: «Occorre una progettazione da condividere con chi ha la conoscenza del territorio», ha affermato

VIDEO. Rischio idrogeologico, Marrelli: «Fondamentale coinvolgere i sindaci»

In Consiglio regionale si discute di prevenzione, mitigazione e gestione del rischio idrogeologico. Nel corso del lungo dibattito di questa mattina, è intervenuto anche l’esponente varesino di Lombardia Ideale Luca Marrelli, invitando a un sempre maggiore coinvolgimento dei sindaci: «Occorre una progettazione da condividere con chi ha la conoscenza del territorio», ha affermato.

«Quello che è accaduto in Emilia poteva e può capitare qui», ha esordito il consigliere di maggioranza. Sottolineando che «in Lombardia, circa il sei per cento della popolazione è esposta al rischio idrogeologico ed è in crescita il pericolo di frane, alluvioni, valanghe e smottamenti. La Regione ha investito negli ultimi cinque anni importanti risorse, quasi 900 milioni, per fronteggiare queste problematiche».

La tematica, ha assicurato, «è quindi in cima all’agenda di questo governo regionale. Il problema dei cambiamenti climatici è sotto gli occhi di tutti – ha proseguito –. Il consumo del suolo fatto dalle generazioni precedenti, oggi ci espone a maggiori rischi. Risulta quindi necessaria una maggiore attenzione, vicinanza, collaborazione con i piccoli Comuni, che spesso sono privi di risorse. Perché un sindaco di una piccola comunità è sempre in trincea, non ha struttura e nonostante tutto deve garantire i servizi ai suoi cittadini».

Fortunatamente, ha aggiunto, «c’è il mondo del volontariato, delle associazioni e della protezione civile, sempre pronto a dare un grande aiuto alle comunità».
A tal proposito, ha ricordato quanto accaduto nel 1905 a Martirano: il paesino in provincia di Catanzaro (territorio di cui Marrelli è originario) fu distrutto da un terremoto. «Si mosse il nord – ha sottolineato–. Da Milano partì una grande solidarietà e in due anni il paese rinacque grazie all’intervento del popolo lombardo, generoso e dal grande cuore. Oggi quel paese si chiama Martirano Lombardo».

E se è «essenziale che vi sia tolleranza zero verso reati ambientali, abusivismo, incendi boschivi», altrettanto necessarie sono «le risorse per fronteggiare il dissesto» nonché «fare squadra tra istituzioni e autorità». «Fondamentale coinvolgere i sindaci – ha ribadito Marrelli, già primo cittadino del piccolo comune calabrese San Mango d'Aquino – perché ogni comunità ha le sue fragilità e priorità. E occorrono una programmazione e una progettazione da condividere con chi ha la conoscenza del territorio».

Riccardo Canetta

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