Questa mattina il via alla Maturità 2023, con la prima prova scritta di italiano. Siamo andati fuori dall’Ipc Verri di Busto, dall’Isis Facchinetti di Castellanza e dal Liceo Scientifico Arturo Tosi per scoprire che tracce hanno scelto gli studenti. Il risultato - inequivocabile - del nostro sondaggio a campione? Nessuno di loro ha scelto l’analisi del testo su Salvatore Quasimodo.
Ma perché? «Ci aspettavamo altri scrittori, Svevo o D’Annunzio» raccontano gli studenti del liceo scientifico che sono rimasti sorpresi anche dalla scelta ministeriale delle altre tracce: «Ci aspettavamo la guerra in Ucraina, l’intelligenza artificiale. Non erano tracce di attualità».
Anche gli studenti del Facchinetti si aspettavano Italo Svevo per la traccia di analisi del testo.
Diverso il pensiero degli studenti dell’Ipc Verri: «Le tracce erano abbastanza prevedibili, palese ci fosse Piero Angela. Eravamo preparati per gli scrittori».
Gettonatissima la traccia C2, tema di attualità partendo da un articolo di Marco Belpoliti “L’elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp”. Gli studenti hanno dovuto svolgere l’elaborato prendendo spunto da proprie esperienze, conoscenze e letture e riflettendo sul valore dell’attesa.
Domani i maturandi torneranno a scuola per svolgere la seconda prova, quella della materia d’indirizzo, che mette un po' più di ansia. In bocca al lupo a tutti.
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