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Economia | 05 giugno 2023, 07:00

Neonato in arrivo? Come evitare di sprecare soldi e acquistare solo le cose davvero essenziali

Scoprire di aspettare un bambino è, parliamoci chiaro, una grande emozione

Neonato in arrivo? Come evitare di sprecare soldi e acquistare solo le cose davvero essenziali

Scoprire di aspettare un bambino è, parliamoci chiaro, una grande emozione. Dopo aver visto le due lineette sul test, però, arriva il momento di fare i conti con il portafoglio. In un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, può capitare, infatti, di sentirsi letteralmente bombardati dai messaggi di marketing e di non sapere, soprattutto se si è al primo figlio, come uscirne e risparmiare. Per aiutarti a evitare sprechi di denaro, abbiamo preparato questa piccola guida.

Attenzione alle app

Le app per il monitoraggio della gravidanza sono la classica arma a doppio taglio. Da un lato sono indubbiamente utili, perché permettono di rimanere sul pezzo sia per quanto riguarda i tempi, sia per quel che concerne i progressi del cucciolo nella pancia. Dall’altro, invece, sono l’ennesimo canale che invia contenuti pubblicitari. Se si sa già di avere la propensione allo shopping incontrollato, è consigliabile installare un ad blocker sullo smartphone.

Body di taglia 0? Meglio di no!

A meno di non avere la certezza del parto di un neonato di peso contenuto - ovviamente stiamo parlando di situazioni fuori dai quadri di urgenza - dato che, seppur con un margine di errore, si può evincere dalle ecografie di accrescimento, è bene evitare di acquistare i body di taglia 0 mesi.

Non esagerare con le tutine

Molte neo mamme al primo figlio fanno l’errore, quando preparano il corredo per l’ospedale, di portare con sé numerose tutine. Ne bastano 1, massimo 2. Non bisogna dimenticare che, subito dopo la nascita, il piccolo rimane avvolto nelle coperte termiche e che, nei casi in cui le condizioni post parto di mamma e neonato lo consentono, viene lasciato nudo per effettuare lo skin to skin.

Esagerare con il numero di tutine è inutile anche perché, in media, la puerpera rimane in ospedale solo tre giorni.

Compra online

Che si tratti del body o del pagliaccetto, quando si parla di acquisti per neonati il web è un punto di riferimento prezioso per risparmiare. E-commerce famosi come Baronionline.it, infatti, permettono di confrontare i prodotti di diversi brand e di trovare l’offerta più adatta alle proprie esigenze.

Sterilizzatori? No, grazie!

Spendere soldi in sterilizzatori per giochi, ciucci e biberon quando arriva un neonato è inutile. Per eliminare i batteri dai sopra citati oggetti, li si può tranquillamente bollire (bisogna ovviamente avere cura di controllare che mantengano l’integrità nel tempo).

Il ciuccio non va sempre comprato subito

Manca poco all’arrivo del piccolo e si è già pronti a comprare 4 o 5 modelli diversi di ciucci? Meglio evitare, almeno per le prime settimane. Nei casi in cui si vuole e si può allattare al seno, le linee guida non consigliano di partire subito con il ciuccio, ma di attendere il cosiddetto mese di calibrazione. Di cosa si tratta? Di un periodo, che dura circa 4 settimane, nel corso del quale la diade mamma - neonato trova il proprio equilibrio nella gestione dell’allattamento.

Il piccolo riesce a capire le peculiarità dell’attacco al seno, diverse rispetto a quelle dell’attacco alla tettarella del ciuccio, e ad evitare quella che, in gergo tecnico, è conosciuta come nipple confusion.

Prevenirla è fondamentale in quanto, qualora dovesse concretizzarsi, la neo mamma si troverebbe esposta a un maggior rischio di avere a che fare con problematiche come le ragadi ai capezzoli o la mastite.

Bando al cuscino

Il cuscino è da escludere categoricamente dai primi acquisti per la nascita del bambino. Non serve a curare il reflusso - quando sopraggiunge questa problematica, bisogna intervenire con approcci come l’osteopatia - e non aiuta a far sentire il neonato più protetto nei primi giorni fuori dalla pancia.

Il suo utilizzo è sconsigliato in quanto, nel corso del primo anno di vita, aumenta il rischio di morte improvvisa in culla (SIDS).

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