Il bando Pinqua da 15 milioni di euro, che ridisegnerà il centro di Busto Arsizio e recupererà aree storiche della città, resta invariato nella sostanza (con la cifra massima prevista dal bando) ma non nella forma. Perché l'autorizzazione ministeriale permette la realizzazione di “soli” quattro interventi, al posto dei sei originariamente previsti.
Così, la giunta comunale, su proposta del sindaco Antonelli, ha approvato le modifiche al progetto presentato al bando Pinqua nella seduta di ieri, 31 maggio.
Gli interventi che hanno ottenuto il via libera riguardano l'area dell'ex Calzaturificio Borri con la realizzazione di una nuova palazzina a destinazione housing sociale e, con un secondo investimento, il restauro degli edifici esistenti a destinazione centro della musica e delle arti performative e multimediali, uffici comunali e attività commerciali.
Poi, le ex Carceri con aule studio per la biblioteca, spazi per associazioni, caffetteria e l'ex Conventino-Casa Canavesi Bossi per la concretizzazione di servizi alla residenza e attività commerciali.
Pertanto, dalla riqualificazione sono stati esclusi l’ex Presidio militare austriaco e Villa Radetzky.
Resta invariato il contributo assegnato di 15 milioni.
«La variazione progettuale consente all’Amministrazione Comunale di ridurre le risorse finanziarie da prevedersi a proprio carico, pur nella consapevolezza che l’aumento dei costi di realizzazione degli interventi determina comunque un aumento delle somme necessarie. Sarà comunque verificata la possibilità di reperire contributi economici atti a finanziare - almeno in parte - i costi necessari alla riqualificazione dei due immobili ora esclusi dal bando Pinqua» sottolinea la nota di Palazzo Gilardoni.