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Cultura | 29 marzo 2023, 08:50

LE VIDEOINTERVISTE. «Ritornando sul palco di Delia con orgoglio e responsabilità. Prima di tutto per i giovani»

Federico Grassi alle prove de "La maschera nuda della follia ovvero Enrico IV" ricorda i suoi esordi a Busto: «I teatri ultimi presidi di libertà e valori». L'attrice Tiziana Bagatella: «Colpita dalla storia di Delia»

LE VIDEOINTERVISTE. «Ritornando sul palco di Delia con orgoglio e responsabilità. Prima di tutto per i giovani»

I primi passi con la compagnia degli Atecnici qui, nel segno di Delia Cajelli: in Federico Grassi il ricordo è così nitido. Adesso è il curatore artistico delle Giornate Pirandelliane al Teatro Sociale Cajelli a Busto Arsizio. Un ritorno, il suo, scandito dall’orgoglio, dal coraggio e dalla responsabilità. «Sì, ho sentito la responsabilità– osserva l’attore e regista – come se restituissi qualcosa di quanto ho avuto. E prima di tutto ai giovani».

Per loro sono stati pensati gli eventi, loro sono chiamati venerdì 31 marzo per “La maschera nuda della follia ovvero Enrico IV” di Antonio Luca Cuddé, da Luigi Pirandello. I ragazzi, anche sul palco in queste prove: gli studenti dell’Artistico di Legnano scattano foto voraci di particolari. Gli studenti dell’Artistico Dell’Acqua di Legnano scattano foto voraci di particolari, sono loro che hanno consentito di realizzare una magnifica scenografia e comporranno un libro iconografico.

Per loro. Federico Grassi la sente davvero questa responsabilità e sottolinea come oggi Pirandello parli con forza a tutti, ma anche la lezione di Delia: «Rigore, disciplina, lavoro».

Un ritratto che conquista l’attrice Tiziana Bagatella, una vita a teatro ma anche nel cinema e in tv. I ragazzi la indicano: «Lei è di "Un posto al Sole"». Tiziana sorride, perché il suo è stato un percorso veramente ricco e ha lavorato con Dario Fo, Giorgio Albertazzi, Flavio Bucci, Irene Papas. Nonostante il suo intenso curriculum, si è rimessa a studiare ora, è prossima alla laurea e proprio questo invito rivolge ai giovani: di studiare, sempre.

Ma poi, le è rimasta nel cuore la narrazione del Sociale: «Federico mi ha raccontato la storia di questo teatro dove lui ha fatto il suo debutto e di questa donna soprattutto – Delia -  ne sono rimasta coinvolta…  Per me oggi c’è solo il senso di costruire, crescere, trasmettere…».

Lo spettacolo di venerdì conduce poi alla conferenza di Umberto Galimberti, fortissimamente voluto da Grassi, sabato 1 aprile alle ore 16.30. Dove? Sempre al Sociale, perché i teatri – dice Federico – vanno respirati, prima di tutto dai giovani: «Unici presidi rimasti della libertà, delle idee, dei valori e della cultura in generale».

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Marilena Lualdi

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