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Busto Arsizio | 18 marzo 2023, 19:00

VIDEOINTERVISTA. Roberto Caspani: i sacrifici per la pallanuoto, anche oltre oceano

Il giocatore della Busto Pallanuoto Paglini Store originario di Novara, ha raccontato la passione per questo sport dagli inizi come nuotatore fino all’approdo nella squadra della città: «Mi sono stufato di nuotare, mi piaceva il calcio: ho unito le due cose e ho continuato»

VIDEOINTERVISTA. Roberto Caspani: i sacrifici per la pallanuoto, anche oltre oceano

«Ho iniziato in prima media, quindi ormai sono 12 anni che gioco, ho sempre nuotato perché mio papà mi ha sempre portato in piscina, con i miei fratelli più piccoli», ha iniziato a raccontare Roberto Caspani, giocatore della Busto Pallanuoto Paglini Store.

Ma poi, il nuoto non l’ha più convinto: «Come un po’ tutti i pallanuotisti mi sono stufato di nuotare». E allora Roberto, milanista “di famiglia”: «Mi piaceva il calcio, la palla, ho unito le due cose, ho iniziato e ho visto che ero più bravo a giocare a pallanuoto che a calcio, quindi ho continuato».

Studente a tempo pieno: «Ho iniziato quest’anno il primo anno di magistrale al Politecnico di Milano in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio».

E poi la sera in piscina, con tanti sacrifici per la sua passione: «Diciamo che è abbastanza faticoso, io sono di Novara. Faccio il pendolare all’università e poi vengo qui a Busto 3 volte a settimana e il resto dei giorni mi alleno a Novara da solo. Perché venire qui tutti i giorni sarebbe molto complicato, però con questo stratagemma sono riuscito a coniugare le due cose. L’ho sempre fatto, anche alle medie e superiori, senza fare il pendolare. Adesso è un po’ più complicato però con la passione si riesce a fare».

Inoltre nella vita di Roberto, non sono sicuramente mancati i viaggi: «Ho iniziato a Novara, poi sono venuto a Busto in terza superiore 6 anni fa. Poi ho fatto un anno in America, ho fatto la quarta superiore lì, dove ho anche giocato. Poi sono andato a Vigevano, con la pandemia sono tornato a Novara».

E, infine, l’approdo a Busto: «L’anno scorso Luca Polacchi, il nostro allenatore, mi ha richiamato: era il mio allenatore a Novara parecchi anni fa, siamo sempre stati in buonissimi rapporti, speravamo un giorno di ritrovarci, l’anno scorso c’è stata questa possibilità. Io ho ritenuto fosse la scelta opportuna, mi è piaciuto subito l’ambiente e infatti poi ci siamo tolti qualche soddisfazione perché abbiamo vinto il campionato e siamo stati promossi. Sono molto felice della mia scelta».  

Michela Scandroglio

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