Letizia Moratti, candidata alla guida di Regione Lombardia con il Terzo Polo (è sostenuta dalla sua lista civica e da Azione – Italia viva) arriva a Busto Arsizio, in piazza Garibaldi, in una serata domenicale. Freddo, struscio, occhiate curiose. Le fanno largo Gigi Farioli e Luca Ferrazzi. La accolgono, in una nota gelateria, con un nutrito manipolo di sostenitori, i candidati Giuseppe Licata, Giacomo Cattaneo e Anna Agosti, con Maria Chiara Gadda, deputata e coordinatrice regionale di Italia Viva.
Rivendica la propria storia, Letizia Moratti. «Ho fatto crescere Milano (dove è stata sindaco, Ndr) e voglio fare crescere la Lombardia». Sulla scorta di una sollecitazione proveniente da Farioli (uno studio Liuc sulla Provincia di Varese, vedi qui) fa presente: «La provincia di Varese è fra quelle che soffrono di più dal punto di vista della crescita. Io voglio fare crescere la Lombardia, anche la provincia di Varese».
Sugli avversari: «Uno, Majorino, non ha mai lavorato, ha sempre vissuto di politica. L’altro, Fontana, non ha capacità manageriali. Non ha nemmeno presentato, lui uscente, un bilancio di fine mandato. Non a caso sfugge il confronto».
Venendo al locale: «Quando sono arrivata in Regione, sull’ospedale unico Busto/Gallarate c’era solo un’idea. Ora, grazie al mio lavoro, c’è un progetto finanziato con 130 milioni di euro. Un progetto che non deve comportare depotenziamenti per i servizi degli ospedali esistenti, la Regione deve fare in modo che medici e primari non lascino».
Licata, spalleggiato da Maria Chiara Gadda: «Fontana non c’è. Non si vede». Farioli: «Abbiamo una candidata chiara, seria, competente. Il Pd, invece, si è alleato con i Cinque stelle. Che hanno fatto del “no” il loro mantra».