/ Busto Arsizio

Busto Arsizio | 18 novembre 2022, 20:12

Uniti contro la violenza sulle donne: «Fenomeno da contrastare facendo rete»

A Busto un incontro promosso dall’eurodeputata Tovaglieri con rappresentanti politici, forze dell’ordine, forze economiche, esponenti del mondo giudiziario. Ma anche la prima Imam donna. Videomessaggio della ministra Locatelli

Uniti contro la violenza sulle donne: «Fenomeno da contrastare facendo rete»

In vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, l’eurodeputata leghista Isabella Tovaglieri, componente della Commissione Parità di genere a Bruxelles, ha organizzato un incontro a Villa Calcaterra, nella “sua” Busto Arsizio.

«Un fenomeno allarmante, aumentato durante la pandemia», ha esordito Tovaglieri, dando risalto anche al problema crescente della violenza di genere online.
E un «fenomeno da combattere a 360 gradi e che si può contrastare efficacemente solo facendo rete».
Ecco perché la serata ha visto presenti rappresentanti politici, forze dell’ordine, forze economiche, esponenti del mondo giudiziario. Ma anche la prima Imam donna in Italia: «Non nascondiamoci – ha detto Tovaglieri –. Molto spesso è anche un problema di integrazione. Pensiamo a quello che sta avvenendo in Iran. Ma il problema c’è anche nella nostra società».

La ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli ha inviato un videomessaggio, mentre era presente la sua succeditrice come assessore regionale alle Pari opportunità Elena Lucchini.

Prima degli interventi dei relatori, l’assessore ai Servizi sociali Paola Reguzzoni ha rivolto un appello: «C’è bisogno di certezza della pena. Ci sono donne “incarcerate” in casa rifugio mentre i maltrattanti sono liberi di farsi la loro vita».
«Da inizio anno si è verificato un femminicidio ogni quattro giorni – ha ricordato la deputata Laura Ravetto, responsabile del dipartimento Pari Opportunità della Lega –. È inaccettabile. Il Parlamento si è attivato con il Codice Rosso, io stessa ho depositato una proposta di legge che prevede che per il maltrattante, nel caso di violazione del divieto di avvicinamento, ci sia direttamente il carcere. Diamoci degli obiettivi – ha aggiunto Ravetto –. Zero femminicidi, parità salariale e parità di presenza nelle istituzioni».

Carlo Alberto Lafiandra, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Busto, si è soffermato sulle novità introdotte dal Codice rosso: «Oggi l’audizione del denunciante deve essere effettuata entro tre giorni», ha spiegato. Evidenziando anche l’importanza della prevenzione e della “rieducazione” dei maltrattanti.

Per la comandante dei Carabinieri di Busto Annamaria Putortì, «il supporto con le altre istituzioni a livello locale è fondamentale. Noi abbiamo la responsabilità di avere il primo contatto con le persone vittime di violenza, che in alcuni casi non sono nemmeno consapevoli di esserlo, poiché vengono manipolate».
Vittime che, ha reso noto Cristina Torretta, avvocato del centro antiviolenza Eva Odv, riguardano una popolazione femminile eterogena: «È un fenomeno trasversale che tocca donne di ogni età e provenienza geografica. La possibilità che ha la donna di trovare uno spazio dove aprirsi e comunicare la propria situazione è fondamentale. Come lo è l’incontro con i legali».

A tal proposito, Carolina Pellegrini, esperta di politiche del lavoro e parità di genere, ha evidenziato il problema di chi «non denuncia per paura che la giustizia non renda merito alla forza che hanno messo in campo per uscire dal tunnel». Un aspetto centrale è quello della violenza economica, di chi non esce di casa perché non può permetterselo: «Il tema del lavoro femminile non è una questione vecchia. È il grande tema con cui questo paese dovrà fare i conti».

Molto interesse ha suscitato l’intervento di Maryan Ismail, antropologa e prima imam donna in Italia. Anzi, prima imama: «C’è molta ipocrisia sulla segregazione domestica delle donne musulmane. Siamo cittadine a pieno titolo ma nel giudizio di alcuni episodi c’è un doppio peso». A suo dire, certi fenomeni sono figli di «una lettura patriarcale del Corano che dà all’uomo un dominio in famiglia che è contro il Corano stesso. Ma la cultura pesa, perché l’uomo può pensare che la donna sia di sua proprietà».
Importante, pensando alle nuove generazioni, è «cercare di attivare un’alleanza tra maschi e femmine: se un ragazzo vede la sorella maltrattata in famiglia o nella comunità, deve poter dire di essere dalla sua parte».

«Regione Lombardia è attiva da un punto di vista economico e con campagne di sensibilizzazione e formazione – ha sottolineato l’assessore Lucchini –. Abbiamo 54 centri antiviolenza e 141 case rifugio e di accoglienza. Ho preso in carico questo ruolo lunedì, ma con l’ex assessore e attuale ministro Locatelli abbiamo lavorato molto su questo e ho avuto modo di conoscere nelle associazioni delle donne incredibili, alcune delle quali sono vittime di violenza che oggi si danno da fare per accompagnare altre donne fuori dal dramma che stanno vivendo. Continueremo a lavorare nelle scuole, nelle università e sono in fase di sperimentazione degli interventi che vedranno come capifila le Asst lombarde».

Tra il pubblico il consigliere regionale Emanuele Monti, la comandante della Polizia penitenziaria di Busto Rossella Panaro, esponenti della politica locale, a partire dal sindaco Emanuele Antonelli. «Come uomo, quando assisto a convegni del genere mi vergogno di sentire quello che altri uomini compiono – ha ammesso il primo cittadino –. Il vero problema è l’educazione. Per questo le iniziative nelle scuole sono fondamentali, iniziando dai più piccoli».

Sul ruolo fondamentale dell’educazione si è soffermata anche la ministra Locatelli nel suo videomessaggio: «Dobbiamo unire le forze e le voci nella lotta alla violenza contro le donne – ha ribadito –. In Lombardia c’è una rete capillare a sostengo delle vittime. E sono certa che si potranno dare risposte sempre più mirate».

Riccardo Canetta

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore