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Calcio | 09 ottobre 2022, 08:17

Il calcio in crisi energetica: «Niente sera e sperimentate le partite alle 12.30»

Il consiglio direttivo della Lega Pro auspica che i club facciano questa scelta la domenica per avere «dati concreti su cui basare le future scelte». Ma che ripercussioni avrà sul - già ridotto - pubblico?

I giocatori dell'Albinoleffe corrono sotto la luna dopo la sconfitta allo Speroni

I giocatori dell'Albinoleffe corrono sotto la luna dopo la sconfitta allo Speroni

La crisi energetica tocca anche il calcio e la Lega Pro torna a riflettere sul tema. Scegliendo di salutare le partite serali, salvo casi particolari e invitando i club a sperimentare l'orario delle 12.30. Questo, come test per decidere meglio in futuro.

Una decisione difficile per le società, perché giocare a quell'ora la domenica non fa proprio presagire un pienone di pubblico in tempi già difficili. Immaginare il bustocco che rimanda il pranzo per gustarsi la sua Pro Patria, è un esercizio un po' difficile. Vedere una partita sotto la luna come mercoledì scorso allo Speroni nella gara di Coppa contro l'Albinoleffe, si preannuncia così raro: si è giocato alle 18.30, è vero, però il buio è arrivato ben presto.

In ogni caso, il Consiglio direttivo della Lega Pro si è confrontato e ha riflettuto ancora: «Le ripercussioni economico-finanziarie sui club sono pesanti, sicuramente per la gestione degli stadi, ma ancor di più per i Centri Sportivi ove si svolgono le attività delle squadre giovanili. I Centri sportivi rimangono operativi nelle ore in cui non c’è luce solare per soddisfare l’esigenza degli allenamenti e della preparazione. I costi sono esorbitanti fino a mettere in discussione il proseguimento delle attività medesime. Oggi il lavoro è volto a cambiare le fonti energetiche di approvvigionamento, si punta sull’utilizzazione dell’energia derivante dalle fonti “rinnovabili”». Doppi progetti in corso per la Lega Pro: un piano di risparmio e uno per puntare sugli impianti fotovoltaici. 

Intanto però il Consiglio Direttivo ha predisposto «l’attuazione del progetto di cambio degli orari sulla base di una giusta interrelazione tra risparmio dei costi dell’energia e incremento auspicabile degli spettatori allo stadio». 

Si avvia «una fase sperimentale per verificare come si possano governare questi due fattori: riduzione dei costi e affluenza dei tifosi». Alcuni club hanno chiesto e ottenuto, di giocare alle ore 12.30 la domenica. Soluzione esclusa il sabato, giornata di lavoro.

«In definitiva si stabilisce che i club che disputeranno le gare in casa avranno la facoltà di anticipare la gara medesima alle 12.30 - afferma la Lega Pro - Già da tempo alle ore 20.30 non si gioca, a meno che il club abbia contezza di una presenza straordinaria di pubblico alla partita. Nelle scelte, i tifosi vanno sempre collocati al primo posto. Si auspica che i club che disputano le gare in casa, scelgano di sperimentare l’orario domenicale delle 12.30, affinché, al termine, si abbiano dati concreti su cui basare le future scelte».

L'Sos finale è a governo e Comuni, per creare tavoli che affrontino il problema e aiutino il già provato mondo del calcio di serie C.

Ma. Lu.


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