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Politica | 26 settembre 2022, 14:14

Alfieri: «Sconfitta netta del centrosinistra. Pd chiamato a un’opposizione senza sconti»

Il senatore uscente è stato confermato a Palazzo Madama: «Mi impegnerò al massimo delle mie possibilità per rappresentare al meglio le esigenze dei territori in cui sono stato candidato, a partire dalla mia Varese»

Alfieri: «Sconfitta netta del centrosinistra. Pd chiamato a un’opposizione senza sconti»

«Sconfitta netta». Non usa giri di parole Alessandro Alfieri, senatore uscente e riconfermato del Pd.
«La destra unita conquista quasi il 45% dei voti e, grazie alla legge elettorale, quasi il 60% dei seggi. Il Paese ha scelto: sarà una maggioranza guidata da Giorgia Meloni ad avere l'onere del Governo».

Lo scrive Alfieri su Facebook, evidenziando che «la volontà degli elettori è emersa con chiarezza: per la prima volta dal 2008 lo schieramento più votato alle elezioni ottiene anche la maggioranza assoluta dei numeri in Parlamento. In questo scenario come Partito Democratico saremo chiamati ad un’opposizione netta, senza sconti e con l'obiettivo di mantenere l'Italia ancorata all’Europa e all'alleanza atlantica. Dovremo esserne all’altezza. Pesa sicuramente l'astensione, arrivata al dato record del 36% per le elezioni politiche. Così come incide la scelta sbagliata di Calenda di rompere l’alleanza. Ma non possono essere un alibi. Per nessuno».

Per quanto riguarda il Pd, il segretario Enrico Letta ha reso noto in conferenza stampa che non si ricandiderà alla segreteria del partito: «Sono convinto che Letta abbia fatto tutto il possibile, ereditando il Pd solo un anno e mezzo fa dopo le improvvise dimissioni di Zingaretti – sostiene Alfieri –. Al segretario nazionale va detto grazie come vanno ringraziati tutte le candidate e i candidati che ci hanno messo la faccia, spesso controvento. Ci sono sicuramente stati da parte nostra errori, sottovalutazioni, letture sbagliate e dovremo analizzarle bene. Si vince e si perde insieme. Tutto il centrosinistra nel suo complesso non può ora sottrarsi ad una riflessione profonda. Ora come ha detto il segretario si aprirà la fase congressuale. È chiaro che non potrà bastare un congresso ordinario, servirà un vero e proprio progetto di rigenerazione che coinvolga tutta la comunità democratica e che sappia coinvolgere le migliori energie della società per parlare a tutto il Paese. Serve ripensare la presenza sui territori e aprirsi con generosità a tutti coloro che vogliono un Italia che guarda al futuro e non al passato».

«Dal mio seggio in Senato – conclude il parlamentare rieletto – darò il mio contributo a questo compito non facile, e mi impegnerò al massimo delle mie possibilità per rappresentare al meglio le esigenze dei territori in cui sono stato candidato, a partire dalla mia Varese.

Ringrazio tutte le persone che mi hanno dato una mano e che ho incontrato nella campagna elettorale. Mi hanno ascoltato con rispetto e attenzione. Mi hanno arricchito non facendomi mancare suggerimenti e sollecitazioni. Speravamo in un esito diverso. È andata così. Ora bisogna mettercela tutta per risalire la china, con umiltà e generosità, guardando sempre in faccia la realtà. Possiamo farcela e ce la faremo, ne sono sicuro».

Redazione

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