Un tragico incidente in montagna è costato la vita ad Alberto Balocco nel primo pomeriggio di ieri, venerdì 26 agosto (leggi QUI). Cinquantasei anni compiuti il giorno precedente, il presidente e amministratore delegato dall’industria dolciaria fossanese fondata dal nonno Francesco Antonio nel 1927 e tuttora controllata interamente dalla famiglia è infatti rimasto vittima della tragedia consumatasi nella zona dell'Assietta, nel territorio comunale di Pragelato, in provincia di Torino. L’imprenditore era impegnato in un’uscita in e-bike in compagnia di un amico, il 55enne Davide Vigo, torinese residente in Lussemburgo, quando i due sono stati colpiti da un fulmine, rimanendo folgorati.
"La chiamata di emergenza – si legge nella nota diffusa nel pomeriggio dal Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese – è stata effettuata intorno alle 14 da una persona che transitava sulla strada in automobile e ha individuato i due ciclisti a terra, esanimi, verso il rifugio dell'Assietta. Sul posto è stato inviato il Servizio Regionale di Elisoccorso e sono state allertate le squadre a terra del Soccorso Alpino e i Carabinieri. Nonostante condizioni meteo negative, l'eliambulanza è riuscita a sbarcare l’équipe che ha avviato le manovre di rianimazione cardiocircolatoria finché è stato possibile soltanto constatare il decesso dei mtbiker. In attesa dell'autorizzazione alla rimozione delle salme da parte del magistrato, l'eliambulanza è tornata operativa mentre le squadre a terra si sono attivate per il trasporto a valle. In considerazione delle condizioni meteorologiche in zona e delle prime indicazioni del personale sanitario, si può supporre che l'incidente sia avvenuto a causa di un fulmine".
BIOGRAFIA DI UN IMPRENDITORE DI SUCCESSO
Alberto Balocco era il secondogenito di Aldo Balocco, scomparso nel luglio scorso all'età di 91 anni.
Nato a Fossano il 25 agosto 1966, due anni dopo la sorella Alessandra – ieri raggiunta dalla terribile notizia mentre era in vacanza in Grecia –, trascorre la sua infanzia nella cittadina degli Acaja, dove inizia fin da subito a seguire il padre prima in pasticceria e in seguito in fabbrica. Dopo le scuole elementari frequenta le scuole medie Sacco-Paglieri, l'istituto pubblico di Fossano, seguendo anche in questo le orme del genitore. In seguito, continuando ad accompagnare l'attività di Aldo anche nelle trasferte all'estero, frequenta il quinquennio superiore presso il Liceo Scientifico “Giovenale Ancina” diplomandosi con 55/60 nel 1985. Successivamente si iscrive alla Facoltà di Economia e Commercio della Università di Torino, trasferendosi temporaneamente nel capoluogo piemontese. Cinque anni interrotti solamente dal servizio militare svolto a Fossano nel 1988 presso il battaglione Allievi Carabinieri della caserma "Carlo Alberto Dalla Chiesa". Balocco si laurea con una tesi sull'organizzazione aziendale. Ha in seguito conseguito un master alla Bocconi. A partire dal 1990 entra appieno, con la sorella Alessandra, nella gestione dell'azienda di famiglia, della quale ha ricoperto fino alla morte il ruolo di presidente e amministratore delegato. Sposato con la moglie Susy nel 1994, era padre di tre figli: Diletta di venticinque anni, Matteo di ventidue e Gabriele di diciotto.
“FARE I BUONI” A FOSSANO. DA (QUASI) CENTO ANNI
Il marchio Balocco è legato a una famiglia che da tre generazione si dedica alla produzione di prodotti dolciari ormai consumati in tutto il mondo. Il fondatore Francesco Antonio Balocco nasce a Narzole nel 1903, figlio di Antonio, commerciante titolare di una confetteria. A undici anni inizia il suo apprendistato come pasticciere in alcune tra le più rinomate pasticcerie piemontesi dell'epoca. Nel 1923 apre una propria pasticceria a Fossano con il fratello Alfredo e qualche anno dopo rileva una pasticceria nella locale piazza Castello. Nel 1930 nasce il figlio Aldo e nel 1933 Francesco Antonio apre la sua seconda pasticceria al fondo della centrale via Roma. Durante la Seconda Guerra Mondiale entrambe vengono distrutte dalle camicie nere e padre e figlio si rifugiano nelle Langhe. Torneranno a Fossano nel Dopoguerra ricostruendo e riavviando laboratorio e negozi, con attività di rivendita all'ingrosso.
Nel 1949 l'attività si espande con un nuovo stabilimento di 5.000 metri quadrati e trenta addetti.
Negli anni Cinquanta vengono prodotti i primi panettoni, con glassatura, granella e mandorle – nasce il famosissimo Mandorlato -.
Negli anni Sessanta nasce la rete di vendita e nel 1964 viene acquistato il terreno dove sorgerà la nuova fabbrica, dove ha tuttora sede l'azienda.
Aldo Balocco decide a metà degli anni '70 di investire molto nel nascente mondo della pubblicità televisiva. Del 1975 il primo spot su Carosello con le gemelle Kessler, che verranno successivamente rimpiazzate da Heather Parisi.
Negli anni Ottanta esplode la crescita di domanda e nel 1987 la superficie produttiva raggiunge i 32.000 mq, con 135 addetti.
Nel 1990 entrano in azienda Alessandra e Alberto, mentre nel 1994 muore Francesco Antonio, fondatore dell'azienda.
Balocco è oggettivamente diventato uno dei modelli imprenditoriali di maggior successo in Italia e all'inizio degli anni 2000 la superficie produttiva sfiora i 45.000 metri quadrati, mentre l'azienda entra nel mercato dei frollini.
Nel 2006 viene lanciata la vincente campagna pubblicitaria “il Signor Balocco” e nel 2010 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nomina Aldo Balocco Cavaliere del Lavoro.
Dal 2010 partono le sponsorizzazioni della Juventus FC e del Giro d'Italia.
Nel 2014 viene installato uno dei più grandi impianti fotovoltaici industriali del Piemonte che copre un terzo del fabbisogno energetico dell'azienda.
Nel 2017 il giro d'affari di Balocco è di 185 milioni di euro, l'azienda raggiunge i 500 addetti.
Oggi il marchio è venduto in 67 Paesi con un giro d'affari in export che supera i 20 milioni di euro.
Il 2 luglio 2022 muore all'età di 91 anni Aldo Balocco.
LE REAZIONI
Costernato il commento del sindaco di Fossano Dario Tallone che, dalla pagina ufficiale del Comune, con il titolo “LA CITTA' IN LUTTO”, esprime così il proprio cordoglio: "Apprendo della triste scomparsa di Alberto Balocco in un tragico incidente, una notizia che ci lascia senza parole. Un grande dolore per la comunità fossanese. Una preghiera per lui e un abbraccio alla famiglia".
"Siamo sconvolti da questa tragedia improvvisa – sono le parole del governatore Alberto Cirio – che colpisce un amico, un imprenditore simbolo della nostra terra, che ha portato il Piemonte nelle case di tutto il mondo. Ci stringiamo in un fortissimo abbraccio alla famiglia di Alberto Balocco e a tutti i suoi cari".
“Sono profondamente addolorato per la morte improvvisa di Alberto Balocco, un amico e un imprenditore illuminato – dice il senatore Giorgio Maria Bergesio –. Questa tragedia colpisce profondamente la nostra terra che lui stesso, con i suoi prodotti, ha contribuito a far conoscere in tutto il mondo. Con tutta la comunità fossanese mi stringo alla famiglia e ai dipendenti della sua azienda in questo momento di profondo dolore. Una preghiera per Alberto, marito e papà esemplare”.
"La nostra provincia piange un fuoriclasse dell'imprenditoria – è il messaggio di cordoglio diffuso da Confindustria Cuneo –. L'improvvisa scomparsa di Alberto Balocco ci lascia sgomenti: rivolgiamo le più sentite condoglianze alla famiglia che, a poco più di un mese dalla dipartita del papà Aldo, perde una persona di grande umanità, marito e padre amorevole, oltre che un imprenditore visionario. Alberto ricopriva il ruolo di amministratore delegato dell'impresa dolciaria fondata dal nonno nel 1927, i cui prodotti sono conosciuti in tutto il mondo. Entrato in azienda nel 1990 con la sorella Alessandra, ha contribuito a far diventare Balocco uno dei modelli imprenditoriali di maggior successo in Italia, grazie a una forte coesione familiare, alla capacità di innovare e di competere in mercati sempre più globalizzati. Nel libro 'Volevo fare il pasticcere' ha raccontato la storia aziendale dalle origini ai giorni nostri".
"Esprimo profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Alberto Balocco, - afferma il deputato della Lega e sindaco di Genola, Flavio Gastaldi - un grande imprenditore cuneese che ha portato la sua terra in tutto il mondo. Ci uniamo al dolore dei familiari, dei dipendenti, dei collaboratori".
"Una perdita inimmaginabile per Fossano, la Granda, l'Italia intera" - queste le parole di Giancarlo Fruttero, presidente Ascom Fossano - "E' una perdita umana indescrivibile..Era un animo disponibile, capace, ingerrimo, annientato in una tragica fatalità. Penso che quel che ha dato Balocco a Fossano sia una unicità nel campo imprenditoriale e commerciale. Non ho parole, solo tristezza e incredulità!".
Marco Bussone, presidente nazionale di Uncem: “Andrea Pininfarina, Giovanni Alberto Agnelli, Piero Ferrero, Alberto Balocco. La grande innovazione, il Capitale umano che il Piemonte ha perso troppo presto. Uniti dalla visione, dalla capacità manageriale e dalla dimensione umanistica in azienda, ora ispiratori di nuove generazioni di imprenditori, in modo diverso da come avremmo voluto”.
"Esprimo il mio dolore per la tragica scomparsa di Alberto Balocco, e il mio cordoglio alla famiglia – dice l’europarlamentare narzolese Gianna Gancia (Lega) –. Perdiamo un grande imprenditore, lungimirante, che portava il nome della provincia Granda e di Cuneo in giro per il mondo. Ciao Alberto, tutti sentiremo la tua mancanza".
"Fossano e l'Italia piangono un eccellente imprenditore – dice il banchiere e scrittore Beppe Ghisolfi –, oltre che personalmente un ottimo amico, capace di portare la bontà italiana nel mondo con un'industria a totale radicamento locale, con la stessa visione di territorialità che lo distingueva anche come consigliere della Cassa di Risparmio di Fossano, di cui fece parte per anni durante la mia presidenza, e come donatore a favore del patrimonio artistico della sua e nostra città. Un lutto inimmaginabile in un momento difficile per tutti, ma con la consapevolezza della straordinaria eredità industriale e sociale che ci rende forti come comunità".
IL PENSIERO A PIETRO FERRERO
La scomparsa di Alberto Balocco ha subito riportato alla mente di molti la sorte toccata al giovane Piero Ferrero, stroncato da un attacco cardiaco il 18 aprile 2011 in Sudafrica in sella alla sua bicicletta.
Due imprenditori d'eccellenza del settore dolciario, due piemontesi alla guida dall'inizio degli anni '90 della rispettive importanti aziende di famiglia, due padri di tre figli ciascuno e per entrambi la passione più o meno intensa, ma ahimè fatale, per il ciclismo.
UNA CITTA' SGOMENTA
La notizia arriva nel tardo pomeriggio a Fossano, prima frammentaria nelle chat di messaggistica, e poi ufficialmente con i primi dettagli sui portali dei principali notiziari cuneesi. Quindi ripresa con grande rilievo da tutte le principali testate e televisioni nazionali. Un fulmine a ciel sereno! Pare una disgraziata metafora, eppure non potrebbe essere meglio descritta la reazione di amici, dipendenti, semplici conoscenti, concittadini di Alberto Balocco. Al tramonto la sede dell'azienda si staglia silenziosa, imponente, le luci soffuse, stagliata contro l'orizzonte di un cielo che da un infiammato colore rosato vira al blu e poi alla notte.
Intanto in piazza Castello, davanti all'omonima bottega, i faretti rimangono accesi, ma le luci interne sono spente e qualcuno ha già posizionato una sobria piantana con un breve messaggio per gli avventori:”Si comunica ai gentili clienti che la Bottega Balocco rimarrà chiusa per lutto”.
Un venerdì di tarda estate, un pomeriggio come molti, una città silenziosa e sconvolta alla tragica notizia della inspiegabile scomparsa di uno dei suoi più rappresentativi imprenditori.
IL CORDOGLIO SUI SOCIAL
Sui social una miriade di messaggi di cordoglio, di pensieri per la famiglia e di brevi ricordi.
“Hai lasciato un grande vuoto per tutti i fossanesi!”
“Da fossanese il ringraziamento a una famiglia e a una persona per bene che ha portato l'operosità della nostra città nelle case delle famiglie di tutto il mondo”.
“Un uomo che sapeva distinguersi per le sue qualità. Non si può far altro che pensare alla sua famiglia e stringersi a loro. La vita purtroppo sa essere crudele”
“Avevo conosciuto Alberto tanti anni fa quando eravamo adolescenti in una vacanza studio in Scozia ed eravamo rimasti amici anche dopo un po' di anni. (…). Il Piemonte oggi perde un imprenditore illuminato e capace, con una visione che andava oltre alla gestione della sua impresa”.
“Persona fantastica e soprattutto di una umanità mai vista. Ho avuto modo di conoscerlo allo stadio in una partita della nostra Juventus invitato da lui. Si parlava di tutto e soprattutto con grande umiltà ti trasmetteva serenità”.
"Ho avuto la fortuna di conoscere Alberto Balocco diversi anni fa durante il periodo alla Juventus – ha scritto sui suoi canali social l'ex campione juventino Claudio Marchisio –. Un grande imprenditore, amante del nostro Piemonte. Una persona disponibile, capace di creare fin da subito grande empatia con tutti. Non ci sono parole, un abbraccio alla famiglia".
Ad oggi, causa anche la mancanza di nulla osta da parte della magistratura e l'eventuale necessità di effettuazione dell'autopsia sulle salme, non sono ancora noti i dettagli delle esequie di Alberto Balocco.