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Politica | 10 giugno 2022, 15:27

Domenica si vota, elezioni a Cassano Magnago: la candidata sindaco Stefania Passiu

È il nome di “Cassano futura”, lista civica che si è distaccata dal centrosinistra. Violenza endofamiliare e di genere, minori, animali domestici fra i temi trattati durante la campagna elettorale

Domenica si vota, elezioni a Cassano Magnago: la candidata sindaco Stefania Passiu

Stefania Passiu ha 52 anni ed è cassanese dal 1983. La sua candidatura è sostenuta da “Cassano futura”, formazione civica. L’area di riferimento gravita in orbita centrosinistra (in particolare dalle parti del già candidato sindaco Mimmo Mottura, oggi schierato per Tommaso Police) ma qualcosa non ha funzionato e i percorsi si sono divisi. Avvocato civilista, Stefania Passiu è l’unica donna in lizza per il ruolo di primo cittadino. Sposata, ha un figlio ventenne. E, a toccare il tema elezioni, parte da lui: «Quando ha compiuto 18 anni – ricorda -  è stato felice di avere il diritto al voto. Un diritto, in Italia, conquistato col sangue». Una convinzione che, evidentemente, permea la famiglia.

Prima esperienza politica, per la candidata, e piacevoli sorprese: «Non credevo che mi conoscessero così tante persone. Invece mi hanno avvicinato in parecchi, dimostrando di avere ben presente chi sono e quale progetto porto avanti. A partire da temi come ambiente, violenza endofamiliare e di genere, minori, animali domestici: non sono questioni lontane. Sono qui, oggi». Nel corso della campagna elettorale ha colpito l’approccio fermo, ma pacato, della candidata: «Per lavoro, mi occupo di situazioni complicate. In tanti registrano e mi fanno sentire messaggi vocali. La diffusione della violenza verbale è sorprendente, terribile». Di qui la scelta di un approccio diverso anche alla politica. «Alla quale sono arrivata su sollecitazione dell’amico Rocco Angrisani. Non me l’aspettavo, vista ma mancanza di esperienza. Ma, partendo dal mio lavoro, lui ha fatto una considerazione convincente: quando ci si occupa degli altri, si sta già facendo politica».

Qualcosa di positivo raccolto durante la campagna elettorale? «Si sono avvicinate tante persone, proponendo contenuti diversi, cose vissute sulla loro pelle. O anche per fame di contenuti culturali. Ho scoperto risorse che devono essere valorizzate e conosciuto meglio la città. La mia città».

Elettorato cattolico? Una fetta di popolazione di cui non si è parlato esplicitamente ma alla quale si è fatto riferimento da più parti: «Ho apprezzato molto l’iniziativa della Comunità pastorale che ha permesso il confronto tra candidati a sindaco, così come il richiamo alla correttezza e al rispetto. “Cassano futura” è una realtà laica e laica deve essere, a mio avviso, la gestione della cosa pubblica. Ma sono anche convinta che oratori e parrocchie assolvano ruolo sociale ed educativo fondamentale».

Luogo del cuore a Cassano: «Sarò banale, ma dico Magana, che frequento regolarmente con il mio cane. E aggiungo, ad apprezzamento di quanto fatto in passato, Villa Oliva ed ex chiesa di San Giulio: due edifici sui quali si è intervenuti con lungimiranza, mettendoli a disposizione della comunità».

Stefano Tosi

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