Tutto esaurito all’auditorio di Cassano Magnago per il confronto fra i candidati sindaco in vista delle elezioni amministrative del 12 giugno. Un ritorno d’interesse verso la politica e, di conseguenza, l’amministrazione della cosa pubblica? Difficile a dirsi, in platea erano riconoscibili tanti volti noti di candidati al Consiglio comunale (in tutto sono 112) e gli attivisti delle liste in lizza, con l’accompagnamento di amici e parenti. Ma, di sicuro, l’incontro organizzato dalla Comunità pastorale San Maurizio ha colto nel segno. Si vedrà se sia stato un segnale di autentico risveglio.
Oltre i punti di domanda, i dati di fatto: pubblico numeroso e attento (tutti a seguire con interesse, non si sono registrate defezioni a lavori in corso), platea disciplinata (niente claque smaccate e invadenti pro o contro gli aspiranti sindaco), dibattito, introdotto da don Andrea Ferrarotti e moderato da Maurizio Toniato (Acli) privo o quasi di schermaglie e veleni. Rumors tra il pubblico? Pochi. Uno è sorto quando Pietro Ottaviani (candidato per Lista Civica Poliseno – Ottaviani sindaco e Fdi) ha confutato l’etichetta, appiccicata su Cassano, di “città dei supermercati”. Gli altri sono partiti allo scadere dei tempi rigorosi previsti per contenere la durata del confronto: segnale acustico, candidato che stoppa il discorso all’improvviso, risate.
Screzi? Quasi nessuno. Ma Rocco Dabraio (civica Progetto Cassano 2032) rimarca: «Qualcuno diceva che saremmo stati la stampella di Poliseno (sindaco uscente, Ndr), siamo qui da indipendenti».
Cinque aspiranti alla carica di sindaco: Osvaldo Coghi (Forza Italia e Lega), Pietro Ottaviani (Civica Poliseno - Ottaviani sindaco e Fratelli d’Italia), Stefania Passiu (Cassano futura), Tommaso Police (Tommaso Police sindaco: Pd, Indipendenti, Azione), e Rocco Dabraio (Progetto Cassano 2032). Quattro i principali temi toccati nel corso della serata. Di seguito temi e proposte, in sintetico elenco.
FAMIGLIA
Coghi: occorre contrastare solitudine e fragilità, riservare attenzione alla neurodiversità e al “dopo di noi” (vorrebbe aggiungere una struttura dedicata a quella esistente a Cassano, Ndr), badare alle conseguenze della pandemia Covid, soprattutto supportando adolescenti e giovani.
Dabraio: mantenimento delle convenzioni in essere e occhio di riguardo ai giovani (vorrebbe attivare uno spazio culturale e rendere disponibili testi universitari in biblioteca, Ndr), riqualificazione dei parchi giochi, apertura di uno sportello di sostegno alla ex farmacia di piazza don Spina, spazi di incontro e confronto per mamme e anziani, introduzione del “Fattore famiglia lombardo”, ritenuto migliore rispetto all’Isee.
Ottaviani: rivendica quanto fatto dall’amministrazione uscente (bonus bebè, convenzioni per le materne, riqualificazioni nelle scuole). Punta (come altri candidati) alla costituzione di una comunità educante, che unisca famiglie, associazioni, chiesa, istituzioni del territorio.
Passiu: ritiene prioritaria l’esigenza abitativa (contributi per affitti e bollette), l’occupazione femminile, la promozione di una cultura del rispetto (con benefici, fra l’altro, per la natalità), l’incremento dei posti negli asili nido e il contrasto alla violenza di genere, anche con apertura di uno sportello dedicato.
Police: propone misure per giovani coppie (bonus affitto e mantenimento del bonus bebè), l’incremento dell’offerta scolastica con un istituto superiore in città, il contrasto a ludopatia e violenza di genere, il sostegno a persone con disabilità, la creazione di luoghi di socialità, anche per anziani (asilo dei nonni, su idea della consigliera uscente e candidata al Consiglio comunale, Gemma Tagliabue).
COMMERCIO E CENTRO STORICO
Dabraio: l’avanzata della grande distribuzione, sottolinea, dipende dalle scelte che si fanno con il Piano di Governo del Territorio. Occorre fare ripartire, con riqualificazioni, un centro storico in decadimento da 20 anni, attivare Ztl temporanee, stipulare convenzioni con associazioni di categoria per le nuove attività, estendere nel tempo le “agevolazioni Covid” sulla Tosap.
Ottaviani: Cassano non è la città dei supermercati (in base ad analisi di superfici e numero di abitanti, sostiene, la quinta città della provincia di Varese sarebbe undicesima nella classifica della grande distribuzione). Prioritario l’input di consentire la riqualificazione degli immobili (a zero oneri), l’insediamento di un Centro unico di prenotazione per esami sanitari alla ex farmacia di piazza don Spina, la creazione di parcheggi e, in prospettiva, la pedonalizzazione di piazza San Giulio.
Passiu: vede con favore l’avvio di interventi su pavimentazioni e illuminazione ma, aggiunge, si può pensare a eventi tematici per animare il centro e a pedonalizzazioni temporanee. Occorre anche migliorare il decoro (magari con il coinvolgimento di giovani e associazioni) e incoraggiare le ristrutturazioni (con incentivi). Ipotizzato un centro fieristico per commercianti e artigiani locali.
Police: ritiene la situazione del commercio critica, anche per le scelte sui nuovi supermarket e per la pandemia. Punta sulla rigenerazione. In piazza don Spina si potrebbe portare una casa delle associazioni. Nel mirino, i fondi del Pnrr e l’esenzione dalla Tosap per gli esercenti, in scia all’emergenza Covid.
Coghi: occorre valorizzare la funzione sociale del commercio. Ambiti d’azione: parcheggi, visibilità, accessibilità, spazi, zone 30 e sosta a rotazione. Ancora, agevolazioni sulla tassa rifiuti e supporto alle start up commerciali, senza dimenticare il dialogo con il Distretto urbano del commercio.
PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO
Ottaviani: occorre una rivisitazione completa prendendo in esame prioritariamente spazi pubblici, verde, consumo di suolo. Opere: si deve partire da tangenziale sud, rotonda di via Dolomiti, ciclabili.
Passiu: il Pgt va riformulato e occorre diminuire al meno possibile gli interventi in deroga. Importante la valutazione dei rischi idrogeologici (citato il Comitato alluvionati) e la verifica sulle vasche per il contenimento delle piene di Rile e Tenore.
Police: trova necessario rivedere il Pgt e formulare altri piani non adottati, come quelli del traffico e della mobilità sostenibile. Tra le priorità: contenere il traffico di passaggio, soprattutto dei mezzi pesanti, oltre che l’insediamento di supermercati e di presidi logistici. Occhio di riguardo per la tutela di corridoi ecologici e creazione di percorsi pedonaturalistici.
Coghi: intende riservare attenzione alle condizioni socio economiche, alla riduzione del consumo di suolo e alla rigenerazione, anche per la ricostruzione del tessuto sociale. Considera importante il ruolo della tangenziale e la progressiva costruzione di una smart city (fra auto elettriche e mezzi in condivisione). Punta al sostegno di una viabilità dolce.
Dabraio: vuole favorire i proprietari di casa e di immobili perché possano (ri)costruire senza vendere a terzi (per esempio a soggetti della grande distribuzione), garantire le aree di valore paesaggistico, potenziare il settore territorio del comune per velocizzare gli iter burocratici.
TERRITORIO E AMBIENTE
Passiu: propone una più puntuale manutenzione dei parchi e l’ampliamento della rete fognaria. Ancora, maggiori verifiche sulla salute degli alberi, incentivi per l’istallazione di pannelli solari negli edifici esistenti e nuovi, una viabilità che alleggerisca il traffico nei centri storici e la realizzazione di piste ciclopedonali.
Police: vorrebbe una mappatura delle zone vulnerabili al fenomeno dell’abbandono di rifiuti, fototrappole, manutenzione puntuale sui reticoli idrici (maggiore e minore) con Aipo, l’innalzamento degli argini alle vasche di spagliamento, necessarie in caso di piene dei corsi d’acqua.
Coghi: introduce parlando di custodia del Creato, concretizza su riduzione dell’inquinamento, anche contenendo la velocità delle auto, di strumenti per lo spagliamento delle acque, di impianti termici, del recupero in ambito rifiuti (nuove raccolte: materiali di origine tessile e olii esausti). Ancora, di fototrappole e coinvolgimento dei cittadini.
Dabraio: vorrebbe più cestini della spazzatura, magari smart, per la raccolta differenziata, un ecocentro al passo coi tempi e più ampio, una distribuzione del traffico che porti i mezzi pesanti lontano dal centro. Ancora, zone con limite di velocità a 30 chilometri all’ora, la creazione di comunità energetiche.
Ottaviani: rivendica quanto fatto dall’amministrazione uscente su Oasi Boza, parco di città (a breve l’inaugurazione), piantumazioni, creazione imminente di due nuovi piccoli parchi (uno da dedicare alle vittime del Covid, l’altro ai bimbi nati morti), una raccolta differenziata in netta crescita, contrasto alla maleducazione. Sul rischio idrogeologico, vuole istituire un tavolo di confronto con Aipo, a partire da una verifica sugli argini.
Applausi dalla platea. La cittadinanza nutre aspettative.