Con la sua gentilezza e il suo modo di fare cortese e garbato riusciva sempre a ottenere quello che voleva. Ma non assumeva questi atteggiamenti per fini personali, bensì per la sua parrocchia, per la sua San Michele per la quale si è sempre prodigata. Fino all’ultimo. Sì perché lei, Marisa Bottigelli, con il suo sorriso, unito a una ferma determinazione riusciva a carpire sempre qualche sponsor, a convincere commercianti, imprenditori a patrocinare le iniziative per la sua San Michele. Nel rione la conoscevano tutti come la signora sempre pronta a collaborare, a organizzare e che portava sempre a casa qualche sostenitore per rilanciare le iniziative. Insomma una signora che per la parrocchia, l’oratorio e il teatro dava il cuore. Marisa Bottigelli è scomparsa questa mattina all’età di 84 anni.
«Ricordo la sua tenacia. Quello che voleva riusciva sempre ad ottenere – afferma il coordinatore del teatro Manzoni Marco Bianchi – Oltre a essere attivissima nell’organizzazione teatrale, era anche molto preparata in questo settore: andava a Milano e teneva contatti con manager e poi era lei insieme a qualche altro collaboratore a scegliere e proporre le compagnie per la stagione teatrale».
Così da offrire un cartellone di tutto rispetto, che ha sempre riempito platea e galleria della sala di via Calatafimi. E poi quando aveva messo a punto tutto, compagnie teatrali, locandine, biglietti e tanto altro, era lei che teneva i contatti con i giornalisti. Si ricorda la sua puntualità nel contattare la stampa perché il suo cartellone potesse avere la meritata diffusione. Accoglieva sempre i giornalisti offrendo a loro tutte le informazioni indispensabili sullo spettacolo, gli attori e le compagnie e si faceva in quattro per aiutare un cronista se avesse voluto fare interviste con attori e registi.
«Marisa poi trascorreva spesso pomeriggi a Milano perché voleva assistere agli spettacoli, prima di proporli al pubblico del Manzoni – prosegue Bianchi – Persona generosa, gentile, conosceva alla perfezione il modo di farsi dire di sì, sapeva trattare con la gente. Poi, importante, sapeva infondere anche in noi la forza per battagliare: di fronte alle difficoltà sapeva spronarci a non mollare. Si è sempre fatta in quattro per tutti. Non ha mai detto “sono stanca”, bastava chiamarla che lei subito si precipitava a teatro o all’oratorio per risolvere le questioni». Marisa Bottigelli, nonostante la malattia, è riuscita e con tutte le sue forze ha voluto partecipare alle esequie di don Luigi Brambillasca, scomparso qualche settimana fa.
Era anche coordinatrice del banco pesca, cercava i premi per le giocate e si occupava della parte burocratica, inviando documenti, richieste, autorizzazioni e tanto altro in Comune, tant’è che era conosciuta anche negli ambienti dell’amministrazione comunale. Inoltre nella festa dell’oratorio fino all’ultimo ha sempre allestito il suo “banchetto della fantasia”, un banco dove si reperivano gli oggetti più svariati, stravaganti e anche antiquati.
«Aveva una volontà di ferro – la ricorda una parrocchiana – Fino all’ultimo ha cercato di sostenere le iniziative. Molto buona, generosa, la sua prerogativa era il mercatino dell’usato, i cui proventi erano destinati alla San Vincenzo e la Caritas». Una bravissima mamma, di tre figli, Alberto, Maurizio e Paola.
Le esequie verranno celebrate domani pomeriggio, alle 15.30, nella chiesa parrocchiale di San Michele.