“Un albero per il futuro”. Chi più dei piccoli della scuola materna può diventare garante del futuro? In particolare in materia ambientale? In primis ci credono i piccoli della materna Garavaglia che ieri hanno piantato insieme ai carabinieri un sorbo. Questo a dimostrazione dell’impegno delle giovani generazioni a sensibilizzarsi sulle tematiche ambientali e sulla riduzione dei cambiamenti climatici.
Quell’albero piantato nel parco della struttura della scuola in via Magenta aggiunge un tassello in più ad un progetto più ampio che riguarda tutt’Italia. Ogni albero contribuisce a costituire in tutto il Paese un grande bosco diffuso, fatto di specie autoctone che cresceranno aumentando la qualità ambientale. Ogni pianta viene geolocalizzata fotografando uno speciale cartellino e sarà possibile seguire l’andamento del bosco su un sito web.
All’iniziativa erano presenti i carabinieri di Tradate e le guardie forestali del centro nazionale di “Bosco fontana”. Soddisfatte della proposta, coordinata dalla docente Doris Giugliano, la dirigente Silvana Vitella e la referente di plesso Garavaglia Annalisa Restelli: «Fa parte della natura della scuola quella di continuare negli anni il “Progetto orto”. Ogni nostro plesso ha uno spazio dedicato all’orto e ogni anno piantiamo un albero nuovo in un plesso diverso nel giorno della festa degli alberi – ha spiegato la dirigente - In questo progetto preziosa anche la collaborazione di alcuni nonni volontari che ci fanno da giardinieri. Ritengo che sia una tematica molto importante: vogliamo infondere nei nostri alunni fin dalla scuola dell’infanzia l’amore per la natura, ma soprattutto il rispetto, facendo loro capire quanto sia importante per la vita della terra e di tutti noi».
Lo stesso obiettivo è stato citato dai carabinieri della forestale che, dopo aver spiegato ai ragazzi la loro attività di controllo dell’ambiente come membri del reparto ambientale dell’Arma dei carabinieri, hanno trasmesso ai bambini i principi della tutela ambientale e del rispetto della natura. Il lavoro di preparazione è stato realizzato dal nonno De Bernardi, la prof Lara Gianporcaro e gli alunni di 3F Martina Bastone e Nicola Cozzi.