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Gallarate | 25 aprile 2022, 12:55

Scritte e simboli di stampo nazifascista a Gallarate per il XXV Aprile: le reazioni, rapide

Messaggio ingiurioso nella via dedicata al partigiano Angelo Pegoraro. Imbrattata la pietra d’inciampo per Vittorio Arconti, inaugurata pochi giorni fa. La risposta del sindaco, Andrea Cassani, e l’Amuchina antifascista del Pd

La pulizia della pietra d'inciampo dedicata a Vittorio Arconti, oltraggiata nella notte che ha preceduto il XXV Aprile

La pulizia della pietra d'inciampo dedicata a Vittorio Arconti, oltraggiata nella notte che ha preceduto il XXV Aprile

Introduzione. La manifestazione per il XXV Aprile a Gallarate arriva al momento dei discorsi. Quello di Maia Chirea, studentessa della terza E al liceo Scientifico. Del sindaco, Andrea  Cassani, e dell’oratore ufficiale, Ilaria Enrica Mascella, per Anpi. Ma Michele Mascella, presidente locale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, introduce e fa presente: la pietra d’inciampo appena posizionata in ricordo di Vittorio Arconti, nella notte, è stata imbrattata (foto 1 e 2 in fondo all'articolo).

Svolgimento e sopralluogo. A imbrattare la pietra, all’angolo tra via Mameli e via Curioni, un simbolo indecifrabile, bluastro. Voleva essere una svastica? Difficile a dirsi, è stato tracciato da mano incerta e tremolante. Ma a poca distanza, sul muro retrostante, una svastica c’è (foto 3 in fondo). Stesso colore. Prosecuzione nella via intitolata ad Angelo Pegoraro. Partigiano, morto giovanissimo. Messaggio ben visibile a quanti percorrono la strada in direzione centro:  “25 aprile festa del vile” (foto 4 in fondo). Come se l’anonimato dell’autore, o degli autori, fosse un atto coraggioso. Come se nascondersi per insultare, per vilipendere persone e storie, conferisse dignità.

Epilogo. Il primo cittadino Andrea Cassani: «Non ero a conoscenza di questi fatti. Ci impegniamo a ripulire.  Quello che è successo non è giusto». Reazione generale immediata, in particolare del Partito Democratico, accorso all’angolo tra via Mameli e via Curioni: foto di gruppo e rimozione rapida della macchia («…con Amuchina antifascista»), almeno a eliminare le tracce di colore dalla pietra che ricorda Vittorio Arconti (Foto 5 in fondo). Istituzioni, realtà politiche, associazioni, cittadini ci mettono la faccia. Alla faccia, è il caso di dirlo, di chi si rintana nell'anonimato.

Stefano Tosi

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