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Sport | 06 aprile 2022, 16:03

L'INTERVISTA A FEDERICA MASOLIN. «Formula 1, una sfida pazzesca. Quest'anno ancora più imperdibile e vi spiego perché»

La giornalista di Sky risponde ai tifosissimi Pisani e Sandrini: «L’inizio del mondiale ha messo in luce due talenti cristallini, meravigliosi, come Leclerc e Verstappen. Ci aspettiamo che alla sfida Ferrari Red Bull, si uniscano anche altri team... E ci sono altre ragioni ancora per seguire»

Federica Masolin - foto da profilo Instagram

Federica Masolin - foto da profilo Instagram

Un appuntamento unico ed incredibile per la nostra rubrica motoristica, siamo riusciti grazie alla sua gentilezza e alla sua professionalità ad intervistare la giornalista italiana che più di tutte oggi rappresenta la Formula 1.

Abbiamo con noi Federica Masolin, giornalista, dal 2014 è volto e voce del massimo campionato automobilistico di Sky Italia. Oltre alla F1, Federica è ambasciatrice di Laureus Sport for Good e da sei edizioni conduce la F1 Charity Night, annuale evento di raccolta della Fondazione.

Abbiamo deciso di partire con le domande di Lorenzo:

Ciao Federica, grazie mille per la tua disponibilità, sono veramente felice di sentirti ed emozionato per questa intervista. Come sono andati questi primi Gran Premi? Emozionanti entrambi con lotte serrate, merito delle nuove regole?

Grazie, il piacere è tutto mio. I primi gran premi sono stati meglio di quanto ci si potesse aspettare. Sono andati al di là delle aspettative, un po' perché eravamo molto carichi per questa nuova F1 con i nuovi regolamenti, un po' perché tutti i grandi cambiamenti possono portare delle incognite e così è stato e li abbiamo trovati in pista. Un campionato che riparte con Max Verstappen campione del mondo sulla Red Bull. Un nuovo campionato partito con la Ferrari protagonista e da italiani non può che farci felici. Un nuovo campionato che vede la Mercedes in grossa difficoltà dopo aver vinto 8 mondiali costruttori, ricordando che nell’era turbo hybrid nessuno è riuscito a far meglio di loro. L’inizio del mondiale ha messo in luce due talenti cristallini, meravigliosi, come Leclerc e Verstappen, e la dirà lunga su un campionato che si preannuncia veramente bello ed entusiasmante, lottato sul filo dei millesimi e dei dettagli. Proporre il nuovo regolamento era proprio questo, quello di creare delle macchine ad effetto suolo che permettessero a chi insegue di stare in scia senza andare a rovinare la strategia di pneumatici e l’assetto della gara, lo spettacolo c’è, le macchine si sorpassano più facilmente, mi sembra che l’obiettivo che si erano prefissati sia stato assolutamente centrato.

Abbiamo visto in difficoltà la Mercedes, e nell’ultima gara soprattutto Lewis Hamilton, secondo te è ormai arrivato il tempo del cambio generazionale tra piloti?

Non saprei, nel senso che mi dispiacerebbe veder tramontare l’epopea di Hamilton così, per le difficoltà della macchina, dall’altra ti dico che sono molto contenta di poter testimoniare questa nuova era della F1, fatta anche di uomini. L’anno scorso Verstappen è riuscito a rompere il dominio di Lewis Hamilton, e non so se sia proprio la fine dell’impero di Hamilton, ma sicuramente è stato un messaggio forte, un cambio generazionale a prescindere da questa vittoria. Ti dico che Verstappen, Leclerc, Norris, Russel, Sainz sono ragazzi giovani e ormai non sono solo più il futuro della F1, ma il presente della F1. Sì, forse un cambio generazionale c’è stato anche perché queste nuove macchine sembrano essere molto più semplici nella comprensione a chi ha guidato la F2 come Leclerc, Norris, Russel. Quindi sì c’è anche un cambio generazionale, detto con molto rispetto anche per i grandi campioni del mondo che ci sono in griglia.

Una domanda in previsione della prima delle due gare in Italia, Imola, il prossimo 24 aprile, il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna che sarà in diretta su Sky Sport F1 e in streaming su NOW, anche in chiaro su TV8. Come sarà l’ambiente? Finalmente Imola avrà il pubblico della Formula 1 che manca dal 2006 (le ultime due gare del 2020 2021 erano a porte chiuse per emergenza covid), cosa ti aspetti?

Mi aspetto una grande festa, mi aspetto un grande show, dovrebbero ritornare le frecce tricolori, una grande festa dell’italianità, il primo GP europeo, e sarà in Italia a Imola, una pista che ai piloti piace, una pista che ha sempre fatto vedere un grande spettacolo, e ripeto secondo me sarà una grande festa per l’Italia che ha voglia di ripartire alla grande, con l’emozione di poter vedere una Ferrari finalmente competitiva. Il pubblico sarà quello delle grandi occasioni, mi aspetto un ambiente carico, caldo e determinato nel seguire non solo la Ferrari. La realtà dei fatti è sì che ci sarà tanto rosso, ma nella F1 c’è tanta sportività, si aspettano anche tanti tifosi per Max Verstappen, si aspettano tanti appassionati, un gran bel week end. Ripartire in Europa con l’Italia è veramente molto bello, quasi simbolico, in quest’anno in cui la Ferrari sta andando così bene.

Abu Dhabi 2021, Wow! Sinceramente ti dico che se ci fosse stato quel finale con un pilota della Ferrari credo non sarei sopravvissuto davanti agli schermi, le sensazioni dal vivo come sono state?

A prescindere dal tifo o dai colori, credo sia stata una lotta meravigliosa da vivere, per tutti i tifosi del mondo della F1. È stato uno show pazzesco perché neanche il migliore degli sceneggiatori avrebbe potuto immaginare un finale così, thrilling, pieno di colpi di scena. In pista è stato quasi irreale, il paddock si è completamente fermato davanti agli schermi. Nell’ultimo giro c’era un silenzio pazzesco, tutti incollati davanti agli schermi per capire cosa stesse succedendo, arrivavano informazioni frammentarie dalla tv, i muretti box che si aprivano, Michael Masi (Direttore di Gara nel 2021 ndr)che rispondeva, i piloti che si davano le posizioni, è stata veramente un’emozione bellissima. La sensazione è stata quella di partecipare ad una pagina di storia dello sport, non solo della F1.

Se qualche nostro lettore e appassionato come me e Stefano volesse vedere dal vivo un Gran Premio, escludendo quelli italiani, quale week end di gara gli consiglieresti?

A un appassionato che non ha voglia di fare tanta strada, direi Austria, perché è vicina, un bel gran premio. Red Bull ha fatto un gran lavoro, impianto molto all’avanguardia, con strutture ricettive molto godibili. Il Gran Premio cade in un periodo dell’anno nel quale ci si può godere il verde, le belle vallate e le montagne austriache. La pista è molto bella, si presta molto bene allo spettacolo, in vari punti con i sali e scendi del tracciato si riescono a vedere tante sezioni del circuito. Un’altra gara in Europa immancabile è sicuramente Budapest. La città è meravigliosa, la pista è bella, il periodo in cui si corre è prima delle vacanze estive, una serie di concause che rendono il Gran Premio di Ungheria molto affascinante. Fuori Europa, vi suggerisco assolutamente il Canada. Montréal è un posto magico, e i canadesi come gli americani hanno la capacità di creare grandi eventi, con in più la stessa passione degli Europei nel goderselo. Un posto stupendo… Insomma, mi piacciono praticamente tutti…non vi dico però quelli che non mi piacciono. Ah poi Miami, ma ve lo dirò l’anno prossimo.

Ora è il turno di Stefano.

La F1 ha annunciato in pompa magna che nel 2023 si correrà a Las Vegas, su circuito cittadino che si snoderà attorno alla zona della famosa Strip, 40 anni dopo la gara del 1982 nel parcheggio del Caesar Palace. C’è sempre un acceso dibattito tra i fans, tra chi preferisce i circuiti “vecchia scuola” e chi invece non vede l’ora di trovare un biglietto per assistere al GP abbagliato dalle luci di South Las Vegas Boulevard. Tu come hai accolto l’annuncio? Con entusiasmo? Sei più per la vecchia scuola o per le nuove location?

Dipende dalle location, credo che Las Vegas abbia un appeal, una magia e attragga la curiosità di tutti. Credo che sarà un grande spettacolo: le luci, i colori e il fatto che si correrà di sabato, tra i casinò. Wow! Poi nella capitale dell’intrattenimento arriva la F1 che oggi è uno degli sport più belli proprio dal punto di vista dell’intrattenimento. Credo di poter dire che sia un bel connubio. La F1 sta aprendo le sue porte all’America e questo sicuramente è molto importante per far diventare la F1 ancora di più, qualora servisse, uno sport internazionale. Sarà bello.

La Formula 1 sta attraversando un periodo di profonda trasformazione, non solo tecnica e regolamentare ma anche nel modo in cui viene gestita la comunicazione e l’aspetto legato allo spettacolo e all’entertainment da parte dì Liberty Media. Anche il tuo lavoro è cambiato rispetto all’inizio della tua esperienza in F1? Se sì, in cosa?

La realtà dei fatti è che con Liberty Media c’è stata un’apertura alla voglia di fare show e intrattenimento. Il mio lavoro non è cambiato molto, il bello del mio lavoro è che io racconto quello che vedo e mi godo quello che ho l’onore di poter fare, nel senso che frequento i paddock, intervisto i piloti, che sono sempre stati molto disponibili, nonostante tutte le attività che devono fare. Il mio lavoro non è cambiato, è cambiato il modo di approcciare della F1 all’idea di essere un grande spettacolo. Probabilmente quello che raccontiamo è ogni volta un grande evento, come se ogni tappa fosse un’olimpiade, dove ogni paese ci tiene ad essere bello, colorito, accogliente di fronte alla F1. Mi vengono in mente i concerti che si fanno durante il weekend di gara, mi viene in mente il modo di accompagnare la drivers parade, il modo di intrattenere il pubblico sugli spalti. C’è voglia di rendere la F1 uno spettacolo totale per le famiglie. È cambiata la visione ma non il mio lavoro.

Da appassionati sappiamo per esperienza che ci sono piste nelle quali il tifo è molto più caldo rispetto ad altre. Questo vale anche per la vita all’interno del Paddock? Ci sono circuiti in cui il Paddock è più acceso oppure è tutto più o meno lo stesso a prescindere dal luogo in cui ci si trova?

Ci sono circuiti e quindi paddock dove l’attenzione è molto più alta, più forte, dove il calore umano si fa sentire. È banale ma è la verità, quando si va a Barcellona, a Monza, ci vogliono essere tutti. Perché probabilmente è un po' insito nella nostra natura quello dell’essere calorosi ed essere orgogliosi di poter ospitare un gran premio. Sarà poi che è il gran premio di casa ma a Monza, anche nel paddock c’è un’atmosfera molto speciale. A Silverstone c’è un bel clima. La verità è che poi il paddock è una realtà a sé stante rispetto a quello che c’è intorno, ma perfettamente integrato con l’ambiente circostante e il fatto di vedere la gente che arriva presto per incitare i piloti, il fatto del calore umano si sente molto nelle piste di vecchia generazione. Il Giappone, pista storica, i giapponesi sono incredibili nel modo molto rispettoso ma tanto presente nel fare il tifo per i piloti. Sì, ci sono dei posti, quelli forse con più tradizione dove si percepisce anche nel paddock quell’energia che arriva da chi è sugli spalti.

Marilena Lualdi che ormai riceve quotidianamente messaggi da noi anche fuori dal week end di gara ha una domanda da farti con la quale concludiamo e ti ringraziamo infinitamente per il tempo che ci hai dedicato.

Cosa diresti a una persona che non si è mai interessata dalla Formula 1 oppure si è staccata da tempo, per persuaderla a tornare a metterci occhi e cuore?

Caro amico/a, che non hai mai visto la F1, secondo me dovresti dare un’occhiata a quello che succede su Sky, perché cerchiamo di raccontare la F1 in modo molto semplice, che la F1 è sì fatta di tanta tecnologia, ma è fatta anche di storie di uomini che possono appassionare. Caro amico/a quest’anno è l’anno perfetto per avvicinarti alla F1 perché c’è una sfida pazzesca, ed è solo all’inizio, ci aspettiamo che alla sfida Ferrari Red Bull, si uniscano anche altri team. Caro amico/a prova ad andare a un gran premio dal vivo per vedere cosa vuol dire partecipare ad un grande evento, dove si respira un’aria internazionale. Io ho avuto l’enorme piacere di commentare le olimpiadi e nella F1 come nelle olimpiadi si respira un’aria internazionale. Ci si immerge in un’atmosfera dove il tifo e la passione sono l’elemento trainante. Per quelli che invece si sono allontanati, e sanno già cos’è la F1 e tutto questo circo meraviglioso, quello che direi è che quest’anno è imperdibile, quest’anno c’è lotta, non solo perché la Ferrari è tornata, un anno imperdibile perché ci sono piloti troppo forti, tornerà anche la Mercedes, ci sono delle belle storie da raccontare, ci sono dei ragazzi che hanno tante motivazioni. C’è un pilota campione del mondo giovanissimo, un pilota che gli vuole togliere il trono che è talentuoso come lui, Leclerc, insomma è bellissimo. Se uno è scettico, accenda il 207 di Sky e si goda lo spettacolo. 

Lorenzo Pisani e Stefano Sandrini

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