La pandemia e la crisi le hanno fatto perdere ben quattro lavori, ma lei non è rimasta con le mani in mano. Senza scoraggiarsi, si è subito data da fare. Ha frequentato un corso per imparare ad assistere gli anziani e ora non sa come soddisfare le tante richieste di lavoro. È stra-impegnata dal mattino alla sera ed è finalmente appagata dell’attività.
Protagonista di questa singolare storia è Marisa Cicchetti, una cinquantaduenne di Busto Arsizio. Nonostante i tiri mancini della fortuna, non si è mai arresa, non ha mai gettato la spugna, non si è mai persa d’animo e con la sportività e il sorriso che da sempre la contraddistinguono, si è reinventata.
Ricostruiamo il suo “cursus honorum”. Dopo la terza media, subito cerca lavoro e viene assunta in una confezione di Gallarate prima come garzone, poi operaia, cuce alle macchine. A 23 anni convola a giuste nozze, ha due figli e si trasferisce alla Luigi Tosi dove lavora insieme al marito, come responsabile di controllo qualità.
Un bel lavoro, conquistato con sacrifici. Ma dopo 13 anni, arriva come un fulmine a ciel sereno la notizia del fallimento dell’azienda. «A questo punto ho deciso di frequentare dei corsi di riqualificazione professionale – racconta – Ho scelto un corso per la qualifica di cuoco e un altro per assistente alla persona. Ho quindi trovato un lavoro come cuoca in una trattoria di Busto Arsizio». Ma dopo qualche anno, si ritrova al punto di prima: l’attività viene venduta a brasiliani, poi l’ennesimo fallimento. Dunque ancora senza lavoro, finché Marisa Cicchetti riesce a trovare un’occupazione con un contratto a tempo indeterminato sempre come cuoca in una tavola calda di Olgiate Olona. Una soluzione agognata, che faceva ben sperare al tanto bramato posto fisso.
Invece ancora la sfortuna non le dà tregua. Arriva la pandemia e la ristorazione entra in crisi. Il Covid non risparmia nemmeno quel locale olgiatese, che si ritrova costretto a chiudere i battenti e vendere l’attività.
E così a 50 anni la signora di Busto Arsizio si ritrova senza un’occupazione. Ecco che mette a frutto quel corso di assistente agli anziani e da qui la sua vita cambia. «Ho sempre cercato di essere reattiva di fronte alle difficoltà, non mi sono mai scoraggiata e ho sempre tanta voglia di lavorare e rendermi autonoma economicamente», prosegue. Così immediatamente viene chiamata a prestare servizio agli anziani, un settore richiestissimo. Attualmente segue una coppia di anziani alla mattina e un’altra signora nel pomeriggio. Da lunedì a sabato, anzi la vorrebbero anche alla domenica.
Sportivissima, per lei la giornata inizia prestissimo: alle 5 del mattino, con una costanza incredibile, senza saltare un allenamento, l’attiva signora bustocca va a correre per le vie della città con una media di 12 km al giorno. E poi, via dai suoi anziani fino a sera. «È un lavoro che mi piace molto – afferma soddisfatta – Mi fa sentire utile. I signori che curo mi ringraziano sempre e comprendono quello che si fa per loro. E la loro soddisfazione è anche la mia».