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Attualità | 16 marzo 2022, 18:13

Energia: Gadda (Iv): «Subito liquidità per imprese dell’agroalimentare, si sblocchino risorse europee già in capo a regioni»

La capogruppo di Italia Viva in Commissione Agricoltura alla Camera nella replica al question time col ministro Stefano Patuanelli

Energia: Gadda (Iv): «Subito liquidità per imprese dell’agroalimentare, si sblocchino risorse europee già in capo a regioni»

“Dobbiamo scongiurare che il settore agricolo, della pesca e della trasformazione agroalimentare entri in una crisi irreversibile, ne va della tenuta sociale del Paese”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, capogruppo di Italia Viva in Commissione Agricoltura alla Camera nella replica al question time con il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, a proposito della richiesta del collega Davide Bandinelli di un intervento del governo per assicurare, considerata la crisi legata al caro energia e trasporti, e al conflitto in Ucraina, la continuità della filiera agricola, della pesca e del settore agroalimentare.
“Siamo davanti - ha spiegato - a una tempesta perfetta che mostra alcuni nervi scoperti: l’eccessiva dipendenza sul fronte energetico e degli approvvigionamenti strategici, viene pagata dalle imprese e dai cittadini nei prezzi al consumo e sulla disponibilità di mercato. Il settore dei trasporti e della filiera agricola e agroalimentare vanno messi subito in sicurezza. Come gruppo di Italia Viva chiediamo con forza al ministro Patuanelli, nella riunione di lunedì in sede europea, di porre all’ordine del giorno la revisione della Politica Agricola Comune, serve un tetto ai prezzi di approvvigionamento per evitare speculazioni, e autorizzare maggiore produzione di cereali e altre forniture strategiche. Una possibile soluzione in grado di garantire una iniezione di liquidità alle imprese può venire da fondi già a disposizione delle Regioni sui Psr. Sblocchiamo la misura 21, come fatto durante la pandemia. Italia Viva sta lavorando ad emendamenti perché il decreto energia in discussione alla Camera, preveda misure specifiche legate al mondo agricolo e della trasformazione agroalimentare perché da questo comparto dipende anche la tenuta sociale del Paese. La drammatica guerra in Ucraina, deve farci ragionare anche sul nuovo asse che Russia e Cina stanno cercando di definire nei rapporti diplomatici e commerciali. L’Europa si rafforzi sul fronte della sua autonomia interna con una programmazione efficace rispetto alle filiere essenziali, ma allo stesso tempo stringa un patto di collaborazione con Paesi che possono in questo momento sostenerci sul fronte della fornitura di fertilizzanti, materie prime, e mezzi tecnici come Stati Uniti, Canada, Brasile, Argentina” ha concluso.

Redazione

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