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Malpensa | 01 marzo 2022, 14:07

Primo marzo, cadono altre restrizioni per viaggiare: Malpensa lo celebra anche con la cultura

VIDEO E FOTO Un giorno speciale, anche se i voli per Mosca annullati per la guerra ricordano la fragilità della nostra epoca. Sea inaugura "Berbere Portraits" con Afi e il patrocinio del Comune di Busto

L'inaugurazione della mostra e alcune splendide opere di Riu Pires

L'inaugurazione della mostra e alcune splendide opere di Riu Pires

È il giorno giusto, è un giorno difficile e la cultura arriva ad accompagnare le emozioni contrastanti di questo primo marzo a Malpensa.Da oggi vengono meno infatti molte restrizioni per viaggiare e “Berbere Portraits” è un’esposizione fotografica -  organizzata da Sea con Afi e il patrocinio del Comune di Busto - che sprona con la sua potenza narrativa a farlo, lasciando alle spalle la paura del virus.

D’altro canto, uno sguardo ai monitor dell’aeroporto ricorda che sono cancellati i voli per Mosca: l’emergenza sanitaria arretra, la guerra avanza. Allora ecco questo momento di sollievo e libertà, ma anche di interrogativi, con la mostra del fotografo portoghese Rui Pires, inserito nella collezione dell’Archivio fotografico italiano.  In questo modo si rinnova l’accordo tra Sea e Afi per la gestione dello spazio espositivo Photosquare al terminal 1 con un programma di mostre, di autori italiani e stranieri,  di stili.

La cultura, non si è fermata mai, nemmeno quando il traffico aereo ha dovuto inesorabilmente rallentare. La mostra è un progetto di Pires, un documentario sociale fotografico e video che prende il via ben 13 anni fa nelle tribù Berbere. Esplora colori, architetture, sguardi in Marocco, Tunisia e Algeria.

«Paesi – rimarca il Chief operating officer di Sea Alessandro Fidato – che oggi si possono visitare con voli quasi giornalieri. Dal primo marzo, si può entrare in Italia anche da Paesi extra Ue con un semplice certificato Green Certificate Base, non ci sono più quarantene. E inauguriamo questa bellissima mostra, curata dal presidente Afi Claudio Argentiero».

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La cultura che sprona a viaggiare e anche a riafferrare quell’umanità di cui abbiamo bisogno. Lo sottolinea Claudio Argentiero: «Un modo anche per diffondere la cultura dell’immagine, lavorare su progetti, tornare nei luoghi, cercare relazioni umani. Da lì ne esce un linguaggio, una progettualità che sicuramente sa poi coinvolgere il visitatore».

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I passeggeri sostano, respirano la forza di quelle immagini, le accostano a Paesi che hanno visitato o che vorranno scoprire. Una fotografia che sembra accennare a una fuga, riporta a luoghi diversi, ora segnati dalla paura.

Oggi Berbere Portraits, mostra che durerà fino al 10 aprile, ma davvero la cultura ha parlato sempre con fiducia in questi anni di pandemia, con le tante iniziative e un gran lavoro di squadra, come ha ricordato Il responsabile dei progetti culturali-artistici Luciano Bolzoni.

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Il Comune di Busto dà il patrocinio, entusiasta di un legame storico con l’aeroporto e dell’intesa sul valore della cultura. Spiega la vicesindaco Manuela Maffioli: «Un’ulteriore tappa nel rapporto culturale con Malpensa, a cui Busto si sente inevitabilmente e atavicamente legata. Un merito che va riconosciuto a Sea, è quello di aver continuato a portare cultura in un sedime aeroportuale».     

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Marilena Lualdi

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