Quando il mondo chiede più guanti che profilattici: è il titolo dell'inchiesta pubblicata da Tio.ch in cui si evidenziano gli effetti sul desiderio sessuale del Coronavirus attraverso i conseguenti lockdown e crisi economica.
Il crollo della vendita di profilattici - il colosso malese Karex, che mette in commercio un quinto dell'intera produzione mondiale, e rifornisce anche altri marchi come Durex, ha avuto un crollo del 40% nella richiesta e ha riconvertito la produzione in 2,5 miliardi di guanti in lattice annui - ha come causa, si legge nell'approfondimento del quotidiano online ticinese, sia la chiusura di motel e hotel a ore, i lunghi periodi di coprifuoco, la paura del contagio e il crollo dell'industria del sesso a pagamento.
Ma ci sono anche altri fattori, aggiunge Tio, come il parziale stop delle campagne governative di distribuzione dei condom con risorse e interventi sanitari dedicati in gran parte alla lotta contro il Coronavirus.
C'è però, secondo gli studi, anche una calo dell'uso del profilattico, soprattutto nella fascia tra i 18 e i 24 anni e ben precedente al Covid, dovuto al boom e all'uso (abuso) di social e tecnologia, oltre a una diminuzione delle vendite, soprattutto in Italia, dovuto a fattori più "profondi": «Gli uomini continuano a fare resistenza nell’utilizzo del profilattico che, a loro dire - si legge in uno studio di settore citato da Tio.ch - ridurrebbe la sensibilità e farebbe perdere l’erezione durante il rapporto sessuale».