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Busto Arsizio | 07 febbraio 2022, 12:19

Conigli e minilepri al Pam, l'allarme della Lav: «Inizieranno le deportazioni, ci sentiamo inascoltati»

Riceviamo e pubblichiamo la presa di posizione della Lega Anti Vivisezione di Varese e Busto Arsizio, sulla colonia di minilepri e conigli selvatici che popola il Parco Alto Milanese. Oltre 4.000 esemplari al centro di un monitoraggio faunistico e che ora potrebbero essere cacciati, secondo le parole di Francesco Caci

Conigli e minilepri al Pam, l'allarme della Lav: «Inizieranno le deportazioni, ci sentiamo inascoltati»

Riceviamo e pubblichiamo la presa di posizione della Lega Anti Vivisezione di Varese e Busto Arsizio, sulla colonia di minilepri e conigli selvatici che popola il Parco Alto Milanese. Oltre 4.000 esemplari al centro di un monitoraggio faunistico e che ora potrebbero essere cacciati, secondo le parole di Francesco Caci. «Verranno portati in aree esterne al Pam, dove è possibile cacciare e quindi sterminati durante la stagione venatoria. Già tutto deciso, senza ascoltarci»

«Questa settimana inizieranno le deportazioni dei conigli e delle minilepri dal Parco Alto Milanese. I cacciatori staneranno i lagomorfi tramite i furetti, li cattureranno e li deporteranno in aree esterne al PAM, dalle quali si irradieranno nei luoghi dove è possibile cacciare e verranno pertanto sterminati durante la stagione venatoria

Il PAM a parole dichiara di voler dialogare con le associazioni animaliste, in realtà è già stato tutto deciso da tempo. Se il PAM avesse davvero voluto ascoltarci ci avrebbe convocati almeno a settembre, non una settimana prima dell'inizio delle catture. Del resto, il consulente faunistico del PAM, Carlo Lombardi, è giunto alla conclusione immediata che non ci sono alternative al prelievo dei lagomorfi, senza avere prima tentato di applicare soluzioni non cruente come sarebbe previsto dalla normativa, ma affermando semplicemente che tali metodi (recinzioni in particolare) non siano applicabili.

Nemmeno la nostra proposta di riduzione del danno, ossia l'indicazione di aree di rilascio da parte delle associazioni animaliste e non dei cacciatori, è stata accolta: Lombardi ha indicato come auspicabili proprio le aree cacciabili in modo tale che venga "controllata" (leggi "sterminata") la popolazione di conigli e minilepri. Il Parco Alto Milanese continua sostanzialmente ad essere utilizzato dai cacciatori come un allevamento di selvaggina da sterminare a costo zero, con la compiacenza del PAM, dei Comuni di Busto Arsizio, Castellanza e Legnano, della Provincia di Varese e della Città Metropolitana di Milano e della Regione Lombardia». 

Francesco Caci, responsabile LAV Varese-Busto Arsizio

Redazione

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