«Ho fatto gli esami del sangue lo scorso 17 dicembre e ieri avrei finalmente dovuto avere il parere del medico. Invece il colloquio è stato rimandato. È possibile?».
A chiederlo è un paziente della diabetologia dell’ospedale di Gallarate. Il quale attende da circa un mese e mezzo di poter ritirare il referto degli esami fatti come ogni anno e di potersi confrontare con un dottore.
L’appuntamento previsto per ieri, giovedì 27 gennaio, è saltato. «Come richiesto, prima di presentarmi in ospedale ho provato a chiamare il numero indicato. Il telefono però squillava senza che nessuno rispondesse. Così mi sono recato in reparto, ma inutilmente. Mi sono sentito dire che non c’erano medici, ma è possibile? Ovviamente non me la prendo con i dottori, ma quanto dovrò aspettare per poter ritirare il referto e avere indicazioni sulla terapia?».
Abbiamo girato la domanda del paziente preoccupato al dottor Roberto Gelmi, direttore medico del presidio di Gallarate. «Siamo un po’ un difficoltà – ammette –. Di recente, un medico è andato in pensione, un altro è stato trasferito nei reparti Covid». Sono tre i reparti dedicati ai pazienti positivi al coronavirus, a cui si aggiunge la rianimazione.
«Un altro collega, poi, è stato costretto a rimanere a casa a lungo perché positivo e dovrebbe rientrare a breve, forse già lunedì se l’esito dell’ultimo tampone lo consentirà».
In sostanza, con solo due medici su cinque in reparto, la consegna dei referti sta subendo dei ritardi. In ogni caso, il dottor Gelmi chiarisce che «gli esami vengono visti dai medici e, se non risultano regolari, i pazienti vengono chiamati».
«Capisco i malumori e mi metto nell’ottica del paziente come faccio sempre – conclude il direttore del presidio di Gallarate –. A malincuore, le risorse non sempre consentono di fare tutto quello che si vorrebbe. In ogni caso, le persone che necessitano di essere ricoverate per il Covid stanno calando e la situazione a breve dovrebbe migliorare».