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Attualità | 10 gennaio 2022, 19:08

Covid, parla Draghi: «Gran parte dei problemi dipendono dai non vaccinati. Scuola? Giusto riaprire»

Il premier ha parlato della situazione della pandemia e delle nuove misure restrittive: «Dobbiamo essere cauti, ma vogliamo minimizzare gli effetti economici e sociali, soprattuto sui giovani. In terapia intensiva due terzi non è vaccinato. Ce la faremo anche stavolta»

Covid, parla Draghi: «Gran parte dei problemi dipendono dai non vaccinati. Scuola? Giusto riaprire»

«Non dobbiamo mai perdere di vista una constatazione, gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati. Quindi c'è l'ennesimo invito a tutti gli italiani che non si sono vaccinati a farlo, anche con la terza dose». Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi oggi alla conferenza stampa sull'andamento della pandemia in Italia.

«Siamo stati tra i primi ad adottare l'obbligo di vaccino per tutta una serie di categorie, ma ora la circolazione del virus mette di nuovo sotto pressione i nostri ospedali, soprattutto per l'effetto sulla popolazione non vaccinata», continua. Poi ancora: «L'obbligo dei vaccini lo abbiamo fatto sulla base dei dati, essenzialmente, che ci dicono che chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi, le terapie intensive sono occupate per i due terzi dai non vaccinati».

«Il governo sta affrontando la sfida della pandemia e la diffusione di varianti molto contagiose con un approccio un po' diverso rispetto al passato - ha aggiunto il premier - : vogliamo essere molto cauti ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici, sociali, soprattuto sui ragazzi e le ragazze, che hanno risentito delle chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione». «La scuola? E' fondamentale, va tutelata e protetta, per questo abbiamo riaperto come altri grandi Paesi europei con situazione pandemica simile alla nostra».

«Abbiamo tutti i motivi per pensare che ci riusciremo anche stavolta. Abbiamo affrontato tante sfide, le abbiamo superate grazie alla determinazione, all'impegno dei cittadini, delle parti sociali, delle istituzioni, del Parlamento» ha continuato il premier.

«Grazie alla vaccinazione la situazione che abbiamo di fronte è molto diversa dal passato. L'economia ha segnato una crescita di oltre il 6%, le nostre scuole hanno riaperto».

«Quando si introducono provvedimenti di questa portata - ha sottolineato Draghi -, con l'obbligo anche sui luoghi di lavoro, occorre puntare all'unanimità. Questi sono provvedimenti di portata economica e sociale molto importanti e sono anche da considerare con molta attenzione. L'avere l'unanimità della vasta coalizione è un obiettivo che se possibile si deve raggiungere. Bisogna che la soluzione trovata abbia senso, significato»".

Redazione

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