È ancora profonda la commozione per la scomparsa di Luigi Celora, riferimento del gruppo sportivo 3 Farioli, ideatore del museo del ciclismo di Busto Arsizio e memoria storica delle due ruote.
Celora se n’è andato il giorno dell’Epifania a 94 anni. Domani, sabato 8 gennaio, alle 14 i funerali nella chiesa di San Giuseppe (leggi qui).
A piangerlo è soprattutto il mondo dello sport: «Un altro amico se ne va. Di Luigi ho ricordi indelebili», dice Silvio Pezzotta, presidente del Velo Club Sommese, che definisce Celora «uno sportivo di razza».
I due si conobbero negli anni Settanta, in occasione dei «duelli» tra Sommese e 3 Farioli.
Rivali, se così si può dire, ma, «come accade tra veri sportivi», legati da un profondo rispetto ben presto diventato amicizia.
Pezzotta e Celora erano uniti anche dalla passione per Fausto Coppi. Il primo ricorda i tanti racconti dell’amico legati proprio al Campionissimo: «Luigi non mancava di sottolineare che Coppi è stato tesserato per anni per il Velo Club Busto. Non è una cosa da poco».
Proprio quelli legati al grande campione sono i cimeli più preziosi conservati da Celora e da qualche anno custoditi nel museo storico del ciclismo.
Subito dopo la scomparsa, Giampaolo Riva, altra anima della 3 Farioli, ha proposto di intitolare l’esposizione ospitata al Museo del Tessile allo storico segretario (leggi qui).
«Sono pienamente d’accordo – afferma senza indugio Pezzotta –. Mi auguro che l’amministrazione possa dare risposta positiva a questa richiesta che non è solo di Riva, ma di un intero movimento sportivo».
«S’ha da fare – insiste il patron del Velo Club Sommese –. La storia ciclistica di Busto è molto ampia e non può essere dimenticata. E il museo è prezioso non solo per la città, ma per tutta la provincia».