Ci siamo scambiati (volentieri) gli auguri di buone feste nella puntata di ieri sera di #Backstage, con protagonisti il Magistero dei Bruscitti e il gran maestro Edoardo Toia, il più giovane reggente da quando è stata costituita la Confraternita bustocca. L'appuntamento di Natale col nostro format video dedicato alle realtà culturali e sociali del territorio è stato l'occasione per conversare, in una piacevole chiacchierata nella sala del camino di Villa Tovaglieri, col Magistero e il suo maestro, da poco “in sella” come il direttivo eletto a giugno. Quattro chiacchiere come si è soliti fare a tavola, dove il Magistero dei Bruscitti è lodevole conservatore di buone tradizioni e “cultore” di un piatto nel quale si riconosce un'intera comunità, quella di Busto Arsizio.
I bruscitti e la ricetta originale che Edoardo Toia ha “declamato” in #Backstage, ricordandone le peculiarità: la carne “povera”, rigorosamente tagliata al coltello, e la lunga cottura che «permetteva alle donne di andare a lavorare in fabbrica o nei campi» e, ancora oggi, consente di fare altro (anche, se non soprattutto, preparare la polenta) mentre i bruscitti cuociono lentamente.
Sono stati mesi difficili per tutti. Nemmeno il Magistero dei Bruscitti l'ha scampata, rinviando gli appuntamenti e gli scambi con le Confraternite enogastronomiche di tutta Italia, attraverso la FICE, oltre ai tanti momenti culturali e di condivisione in dialetto bustocco davanti ai piatti tipici della tradizione cittadina e contadina. Però un sorriso grande è arrivato, il mese scorso, ritrovando “Ul dì di Bruscitti” con trecento commensali a MalpensaFiere. Una gioia come il Natale e una festa, allo stesso modo della Giöbia, l'altra grande ricorrenza da celebrare e che per il Magistero ha sempre avuto una importanza particolare, con “l'intronizzazione” dei nuovi confratelli ed il rispettivo giuramento.
Senza dimenticare la via che il nuovo direttivo vorrebbe percorrere, riprendendo il filo della storia - soltanto sospesa dal Covid - legata alle tante collaborazioni ancora in atto, nel segno di un'apertura e una inclusione sempre maggiori. E di un passaggio, nel rinnovamento, anche generazionale: da Luigi a Edoardo Toia, da Ernani ad Attilio Ferrario, attuale vice maestro.
RIGUARDA LA PUNTATA