/ Attualità

Attualità | 21 dicembre 2021, 09:35

Omicron, in Italia il contagio sale e il tracciamento è in tilt: giovedì la cabina di regia decide sulle nuove misure

Nell'ultima settimana l'incremento dei casi nel nostro Paese è stato del 40%. E, seppur con minore incidenza rispetto allo scorso anno, sale anche il numero degli ospedalizzati. Tra le misure in vista l'estensione dell'obbligo vaccinale a nuove categorie e la riduzione della durata del Green Pass

Omicron, in Italia il contagio sale e il tracciamento è in tilt: giovedì la cabina di regia decide sulle nuove misure

Si attende l’esito della cabina di regia convocata dal governo per il 23 dicembre, per conoscere l’esito dell’analisi dei dati sulla variante Omicron, che serviranno a decidere eventuali nuove misure restrittive in vista di Capodanno. In Italia il contagio cresce, ma il tracciamento è già in tilt, e per questo è difficile stabilire con certezza la percentuale di circolazione della nuova variante.

Quello che è certo è che i contagi stanno crescendo e non poco, nell'ultima settimana l'incremento dei casi è stato del 40%. E seppur con minore incidenza rispetto allo scorso anno, sale anche il numero degli ospedalizzati, tanto da riuscire a mettere in crisi le strutture sanitarie. Per questo alcune regioni sono rientrate in zona gialla dopo mesi.

La cabina di regia di giovedì servirà a capire se saranno necessarie nuove misure di contenimento; si parla di estensione dell’obbligo vaccinale per alcune categorie, per esempio chi lavora a contatto con il pubblico, ma anche di obbligo di tampone anche per i vaccinati per accedere agli eventi al chiuso o per entrare in cinema e teatri.

Su questo il sottosegretario alla salute Andrea Costa è stato cauto: «Giovedì – ha dichiarato - ci sarà la cabina di regia e valuteremo, ma io credo che oggi nel nostro Paese ci sono già misure importanti, rispetto ad altri Paesi abbiamo sostanzialmente anticipato una serie di scelte, sicuramente faremo una valutazione sulla durata del tampone, questo è un tema all’ordine del giorno. Per ulteriori restrizioni valuteremo se ci sarà necessità di estendere l’obbligo per altre categorie, questa è una riflessione che sicuramente faremo, ma attendiamo i dati e le evidenze. Credo che l’importante sia proseguire rapidamente sulle terze dosi, perché le prime evidenze ci dicono che con la terza dose, anche nei confronti della variante Omicron la difesa immunitaria è buona e ci permette di affrontare questo periodo».

«Il quadro – continua Costa - è in continua evoluzione, sicuramente Omicron ha introdotto elementi nuovi, diversi, che ci dovranno far riflettere. Dobbiamo comunque mettere in evidenza ancora una volta che i dati del nostro Paese, rispetto agli altri paesi europei sono più confortanti, questo non vuol dire che siamo fuori dalla pandemia, ma che dobbiamo proseguire con il massimo rispetto delle regole che abbiamo introdotto, accelerando la terza dose, e anche sotto questo aspetto i dati sono molto positivi, siamo tornati a somministrare oltre 500mila dosi al giorno, un ritmo molto importante che ci permette nell’arco di due mesi di completare il ciclo. Dobbiamo guardare anche con positività al quadro del nostro Paese».

Tra le misure che potrebbero essere introdotte c’è anche la possibile riduzione della durata del green pass a sei mesi e non più a nove.

«Questa è una valutazione in corso, anche alla luce della variante Omicron. In questo caso credo che la politica debba semplicemente attendere con grande fiducia le evidenze scientifiche, dopodiché se sarà messo in evidenza che sarà opportuno ridurre la durata del green pass credo che da parte del governo ci dovrà essere la massima disponibilità» ha concluso il vice ministro.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore