Ieri... oggi, è già domani | 30 novembre 2021, 06:00

"merda e... ciculata"... (bugia e verità)

Nel "Dialetto Bustocco da strada" c'è la verità... quella autentica; non quella che fa comodo a manifestare

"merda e... ciculata"... (bugia e verità)

Il titolo è forte, volgare, forse inopportuno, ma è il TITOLO che Giusepèn mi ha consigliato di mettere e di ...applicare nella vita. Abbiamo discusso sul fatto e ci siamo detti ..."è forse il caso di scriverlo a chiare lettere? - la risposta univoca è SI e chi avesse la pazienza di continuare a leggere il pezzo, potrebbe convenire col ....titolo ....oppure potrebbe schifarsi del contenuto. Ciascuno ha la facoltà di decidere (e magari commentare) lo scritto.

Nel "Dialetto Bustocco da strada" c'è la verità....quella autentica; non quella che fa comodo a manifestare. Dire "verità autentica" per Giuseppino ed io, significa manifestare un pensiero, difenderlo con convinzione, lasciando libero il contraddittorio a chiunque.

Dunque: completare il detto del titolo vuol dire "cunfondi non a merda cunt'a ciculata" che nella traduzione fa "non confondere la cacca con la cioccolata" che fa sottintendere "non confondere la bugia con la verità" - il Bustocco "da strada" va dritto alla conclusione. C'è chi racconta balle, chi le manifesta a suo piacimento, chi usa la frottola per convenienza, chi si approfitta dell'ingenuità altrui, chi vive un particolare momento negativo nel suo intimi, chi ha bisogno di evadere dai troppi tradimenti vissuti, chi vuole respirare aria pura. Quindi, questa persona desidera unicamente ....andare oltre, vivere in una metamorfosi che pensa sia positiva. Di fronte cosa trova? "uno" che si dimostra comprensivo. Che racconta i suoi guai. Che fa del pietismo, un baluardo che brama accondiscendenza. Che arriva a farsi compatire. E ....il gioco è fatto. Se ne approfitta. A costui interessa "mettere le mani" sulla "preda" e se ne fa vanto, possiede un "trofeo". Ottiene sardonicamente, la soluzione che aveva prospettato...."possedere....ecco, possedere in tutto e per tutto" la Persona.

Qui, subentra il ...Dialetto Bustocco da strada. A costui (il millantatore della verità) si faceva questo commento: "non confondere la merda con la cioccolata", proprio perchè "colui" è la merda, mentre altre persone rappresentano la "cioccolata".

Giuseppino trae un respiro di sollievo. Ha unicamente detto la verità; l'ha difesa a oltranza. Ne ha fatto una questione di prestigio. La verità può essere "scomoda" ma è la verità. Ed  i "frutti" che fa scaturire sono ....deliziosi, concreti, veri.

Già che ci siamo nel tema "merda" c'è un altro detto Bustocco che potrebbe fare ribrezzo, ma fa parte del gergo indigeno; lo si diceva spesso e volentieri. Giusepèn lo indica senza problemi: "s'à va non a cagò cunt'ul cù be le voi" (non si va a defecare col sedere vuoto) che vuole dire: "chi si mostra povero e indigente, lo fa per indurre gli altri (qui è la "vittima" che elargisce doni e ....spende), poi, si concede "lusso e sfarzo" e fa l'approfittatore.

Chiudiamola qui. La conclusione del problema (sic) è la piena indifferenza avvenuta dopo che la ex-vittima ha avuto il coraggio di conoscere la verità. Prove alla mano! Ed è finita!

Gianluigi Marcora

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