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Busto Arsizio | 29 novembre 2021, 14:28

Una stella in più, aspettando il palazzetto. La Ginnastica Pro Patria festeggia il suo 2021

140 di storia, uno scudetto, il titolo mondiale di Nicola Bartolini e la firma, fresca d'ufficialità, di Marco Lodadio, erede di Yuri Chechi agli anelli. Quattro motivi diversi motivi per celebrare un 2021 unico e memorabile. La festa della Ginnastica Pro Patria, giovedì 2 dicembre dalle 18, alla e-work Arena. Aspettando un altro palazzetto, per “salire” dalla cantina

Al Rafiki Bar di coach Stefano Rossini, la presentazione della festa di giovedì

Al Rafiki Bar di coach Stefano Rossini, la presentazione della festa di giovedì

140 anni di storia, gloriosa, da festeggiare. Uno scudetto, che più bello non si può, da esibire con orgoglio, la medaglia d'oro mondiale di Nicola Bartoloni e la “firma” di un altro big, fresca di ufficialità, che entra nei ranghi della Ginnastica Pro Patria Bustese. La società del presidente Rosario Vadalà ha quattro diversi motivi per celebrare un 2021 unico e memorabile.

Dodici mesi che hanno consacrato la Ginnastica Pro Patria ai vertici nazionali ed internazionali. Giovedì 2 dicembre, nell'area esterna della e-work Arena, adiacente la casa delle farfalle di Busto Arsizio, si farà festa dalle 18 alle 22. Una zona divertimenti con musica, stand e buon cibo. Sul palco, le eccellenze della Ginnastica Pro Patria, tigrotti grandi e piccoli che danno lustro alla società biancoblù. Oltre 420 iscritti e una stella in più, che accende ulteriormente i sogni di tecnici e dirigenti: Marco Lodadio, il signore degli anelli vice-campione del mondo, che entra in squadra con Ludovico Edalli e Nicola Bartolini. Cullando uno straordinario bis-tricolore e guardando, più in là, un'incredibile Olimpiade di Parigi 2024 con tre nazionali “made in Pro Patria”.

La serata di festa è stata presentata al Rafiki Bar di via Dante, alla presenza di Fabrizio Ranisi (fiduciario Coni Varese e vicepresidente Assb) e del consiglio direttivo della Ginnastica Pro Patria. Stefano Rossini a fare gli onori di casa da dietro il bancone. L'allenatore del “Dream Team”, che quest'anno ha raggiunto lo scudetto maschile a squadre, aggiunge un altro pezzo da novanta, a testimonianza di come la Pro Patria sia oggi in grado di attrarre i migliori atleti nazionali, grazie ad una qualificata attività tecnica e dirigenziale, senza una struttura (un palazzetto) dove potersi allenare, degna di tal nome e dei risultati (eccellenti) che consegue. Un paradosso che sa di anomalia bella e buona.

«Negli ultimi vent'anni è stata messa la ginnastica in cantina, in ogni senso – ha commentato il presidente Rosario Vadalà – è ora di “portarla su”, costruendo il palazzetto che tutti aspettiamo. Se non dovesse arrivare questa nuova struttura, molti di noi abbandoneranno perché non vedono riconosciuto un merito, che è vanto per tutta la città. Ringrazio di cuore chi s'impegna e sostiene la società, perché hanno ancora il coraggio di andare avanti, nonostante tutto. Speriamo sia davvero la volta buona. Dico sempre che se dovessero iniziare oggi i lavori, ci vorrebbero almeno due anni – ha concluso Vadalà – teniamo duro, tutti questi successi valgono doppio e ci danno forza».

Giovedì 2 dicembre, dalle 18 sarà una festa. Una vetrina anche per i piccoli tigrotti dell'Artistica e per la sezione della Ritmica in forte espansione. La serata, prevede un'area food e un dj set a cura di Radio BustoLive. Madrina dell'evento, l'opposto della Uyba, Camilla Mingardi.

«È l'occasione per ritrovarci dopo due anni, e per festeggiare tutto quello che abbiamo raggiunto insieme. Oltre che un modo per avvicinare nuovi sponsor alla nostra società» ha aggiunto il consigliere e responsabile marketing, Sergio Salmoiraghi. «Sfrutteremo l'area esterna per garantire la più ampia presenza di atleti e genitori, nel rispetto di tutti i protocolli anticontagio. Ci aspettiamo una bella festa, che sia di buon auspicio anche per tutto quello che verrà». Dal palazzetto (incrociando le dita, «perché non ci meritiamo un'altra delusione») alle manifestazioni nazionali ed internazionali da organizzare in città, sotto l'egida della Ginnastica Pro Patria, pensando a Busto “città europea dello sport” nel 2023. E sognando in grande con i pezzi da novanta Edalli, Bartolini e Lodadio.

I tigrotti hanno dimostrato sul campo di mantenere le promesse e valere le attese. Questo 2021, che si festeggerà giovedì, è lì a dimostrarlo. Adesso tocca (realmente e finalmente) alle istituzioni, al Comune nello specifico, restituire quel palazzetto che la Ginnastica Pro Patria si merita.

Alessio Murace

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