«Da qualche giorno, anche a Gallarate, abbiamo voluto scendere in campo con un manifesto che dice della priorità del Popolo della Famiglia: LA VITA». Così scrive in un comunicato Davide Bianchi, coordinatore del Popolo della Famiglia a Gallarate.
E afferma: «Si tratta di una campagna nazionale che il PdF ha ritenuto lanciare per richiamare l’attenzione al bene comune che è la VITA dal suo concepimento fino alla sua naturale fine, in questo tempo in cui alcune forze politiche riprendono il dibattito sulla legge che riguarda il cosiddetto “fine vita”. Tentativo perseguito addirittura promuovendolo come test di libertà del nostro paese. Come se poter decidere di togliersi la vita fosse un momento di libertà. Ma forse è proprio la schiavitù di un egoismo liberticida che genera queste velleità ideologica, con tutto il rispetto per colore che soffrono e che vanno semmai aiutati e non soppressi».
Bianchi aggiunge: «Accanto a questo vogliamo anche richiamare l’attenzione sul grave problema della denatalità che affligge anche la nostra comunità gallaratese. Piaga con ripercussioni, sociali ma anche economiche assai drammatiche (a partire dai valori immobiliari). Chi sosterrà nel prossimo futuro la spesa pensionistica, sanitaria, per l’assistenza agli anziani, ai disabili, le istituzioni scolastiche e tutto il nostro sviluppatissimo e invidiato da tutto il mondo, welfare?».
Il Popolo della Famiglia presenta così delle proposte. Ad esempio, il reddito di maternità (legge depositata in parlamento nel 2019), 1000 euro al mese per 8 anni alle mamme che scelgono di crescere i propri figli e dedicarsi alla famiglia, quoziente famigliare, bonus natalità, sostegno a progetti che aiutano le mamme in difficoltà economica a scegliere la vita rinunciando ad abortire.
«Tutte proposte che la lista Centro popolare gallaratese, formata oltre che da noi del PdF anche da Rinascita DC, ha suggerito al candidato sindaco Andrea Cassani e che sono entrare a far parte del suo programma elettorale - conclude Bianchi - Una società che invecchia esponenzialmente è destinata ad un declino inesorabile e sarà sempre meno capace di garantire un benessere diffuso. Per questo occorre sostenere la vita è la sua culla: la famiglia».













